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Christian De Sica, "la gente mi sputerebbe in faccia"

Vittorio De Sica

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Christian De Sica lo vedremo a breve in Natale a tutti i costi, dal 19 su Netflix. L'attore, che è stato travolto dalle polemiche per una battuta del film in cui definisce il vino abruzzese "una me***", spiega in una lunga intervista a Il Corrriere della Sera che è "una sciocchezza, la battuta era nel trailer, nel prosieguo del dialogo dico che è un vino buono, corposo. Potevano pazientare e vedersi il film, prima di giudicare". 

 

 

De Sica poi non rinnega i cinepanettoni, "per niente, ne ho fatti una trentina, mi hanno dato successo, ed è il motivo per cui dopo 40 anni sono qui. Il più bello è il primo, Vacanze di Natale, perché raccontava al meglio la borghesia degli Anni '80; il più brutto I tifosi, ma uscì poco prima di Natale. Ho postato la locandina di questo film, ho ricevuto 1.700 messaggi, per la maggior parte mi chiedevano: quando rifai un cinepanettone? Non me li hanno più offerti, io li rifarei di corsa. Ma di anni ne ho 71, Alberto Sordi poteva fare tutta la vita Un americano a Roma, o Carlo Verdone Un sacco bello? Se rifacessi Yuppies con Boldi, la gente ci sputerebbe". Con Massimo Boldi, aggiunge, "avremmo continuato, solo che i produttori hanno avuto paura per gli incassi". Però il pubblico vuole bene a De Sica, "non perché sono bravo: sono simpatico, i ragazzi mi chiamano zio per strada...".

 

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