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Lando Buzzanca "ammazzato". Un'accusa sconvolgente

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"Lo hanno ammazzato". La morte di Lando Buzzanca ha commosso tutto il mondo dello spettacolo italiano, ma promette di avere una sconvolgente coda giudiziaria. Gli ultimi mesi dell'attore palermitano, grande protagonista della commedia all'italiana tra anni Sessanta e Ottanta, sono stati contrassegnati da una feroce battaglia familiare: mentre l'87enne interprete del Merlo maschio era infatti ricoverato in ospedali e hospice, il figlio Massimiliano e l'amministratore di sostegno se la vedevano a colpi di carte bollate con l'ultima compagna Francesca Della Valle e il medico Fulvio Tomaselli, l'angiologo che aveva in cura l'attore. 

 

 



Lando, accusa ora la Della Valle, "è stato ammazzato dall'applicazione della legge 604, quella sull'amministratore di sostegno, voluta da chi gli era accanto. L'ho visto il 1 dicembre ed era migliorato, poi in 17 giorni di hospice è peggiorato. Tutto quello che ho fatto finora è nulla rispetto a quello farò: da oltre un anno e mezzo denuncio il fatto che avevano abbandonato Lando in una Rsa contro la sua volontà. A ciò si contrappongono menzogne e calunnie di chi vuole nascondere la verità". Il dottor Tomaselli parla di "un omicidio bianco, silenzio e sordità istituzionale che sono complici e poi gli abusi dell'amministratore sostegno. I nostri giuristi si stanno muovendo: 15 giorni al Gemelli avevano determinato un miglioramento svanito in 17 giorni di hospice".

 

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