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Gina Lollobrigida, Piazzolla: "Figlio e nipote vergognosi, quando è morta..."

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Andrea Piazzolla è l'uomo che ha vissuto gli ultimi 12 anni con Gina Lollobrigida, che si è spenta a 95 anni. Il "figlioccio" della grande attrice italiana, in una intervista a Il Corriere della sera ha raccontato di aver saputo della morte della Lollo "nel modo peggiore possibile. Stamattina avevo chiamato un medico a Pisa al quale avevo scritto proponendogli di donare il mio rene per Gina, se fosse stato possibile aiutarla con un trapianto. Ancora non mi rassegnavo al fatto che se ne stesse andando. Così, dopo averci parlato, ho subito telefonato al professore che la stava seguendo nella Casa di Cura Pio XI. E lui mi ha freddato: 'Andrea non lo sai? Gina è mancata da poco'. Mi è crollato il mondo addosso".

 

 

Gina Lollobrigida era stata ricoverata giovedì scorso. Piazzolla ha spiegato che mercoledì era dovuto andare a Milano e aveva affidato l'attrice agli infermieri. A casa erano andati a trovarla anche gli amici Alessandro Lo Cascio e Graziella Maretti. Andrea è poi rientrato. "Gina amore mio, sono tornato". "Lei ha aperto gli occhi e ha risposto: 'Che bella sorpresa'" Poi li ha richiusi, e non li ha più riaperti… Il giorno dopo, quando ho visto che non si svegliava più, ho fatto subito venire il suo medico con il cardiologo. E insieme abbiamo deciso di ricoverarla subito nella Casa di Cura Pio XI".

Piazzolla ha quindi avvisato il figlio Milko Skofic e il nipote Dimitri. "Ci siamo incrociati" in ospedale. "Io sono sempre stato accanto a Gina, dormivo lì in clinica. Tre giorni fa Milko mi ha detto che avrebbe voluto fare lui la notte e io gli ho risposto che ero felice, che sua madre sarebbe stata contenta. Poi mi ha mandato un messaggio per dirmi che non poteva più farla e che l’avrebbe fatta il giorno dopo. Ma non è venuto nemmeno la notte successiva". Al momento della morte però non era presente: "Sono andato via ieri, perché ho capito che Gina non avrebbe più aperto gli occhi e non aveva più senso per me stare lì. Ma non riuscivo ad accettarlo. E infatti fino a stamattina cercavo di parlare con altri medici. Però la cosa che più mi ha fatto male è stata sapere che stamattina era già lì 'lo spagnolo': addirittura ha cacciato un caro amico di Gina millantando di essere il marito".

 

 

Piazzolla si riferisce a Javier Rigau. Cosa ci faceva in ospedale? "Bisognerebbe chiederlo al figlio e al nipote di Gina. Stamattina Rigau ha cacciato Adriano Aragozzini. Si spaccia per il marito di Gina, quando quel matrimonio è stato annullato dalla Sacra Rota e lui lo sa bene. Trovo vergognoso che Milko e Dimitri lo abbiano fatto andare lì. Eppure li avevo supplicati di chiederle scusa alla madre per tutto il male che le avevano fatto. Bel modo di onorarne la memoria. Comunque non si sono smentiti: erano sempre gli ultimi ad arrivare e i primi ad andarsene". 

Quello che Piazzolla aveva con la Lollobrigida "era un legame simbiotico. Sono felice di averla coccolata, riempita di baci e di abbracci e di averle ripetuto quanto le volevo bene e quanto le fossi grato per tutto quello che mi ha insegnato, per aver scelto di volermi bene". Rispetto al testamento "non voglio che ci siano equivoci. Non so quale sia stata la volontà di Gina, ma se ci sarà qualcosa per me sarà solo per completare i suoi desideri che non è riuscita a fare nella vita. Io non voglio niente, tutto ha perso valore adesso. Senza Gina, il resto non ha più importanza. Che si risparmiassero stupide battaglie, per me sarà solo completare la sua volontà".

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