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Nunzia De Girolamo, la confessione: "Cosa apprezzo di Elly Schlein"

Daniele Priori
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Terza stagione e ascolti record per Ciao Maschio il programma condotto da Nunzia De Girolamo, volato al 16,9% di share, confermando un trend più che positivo che vede il late night show del sabato di RaiUno raddoppiare l’audience rispetto alle prime due edizioni. Quella in corso si concluderà con la puntata di sabato 15 aprile. A fare la differenza è certamente la conduttrice-leonessa mora che ha deciso di tenere gli ometti che si avvicinano al suo studio su una garbata ma comunque ardente graticola catodica. La fama di dura, d’altra parte, precede la De Girolamo. Un passato nella politica che conta, tra parlamento e governo. Un presente, dice lei, sperimentale, ma già da star tv. Intervistatrice dal polso fermo con l’obiettivo, provocatorio, di mettere i maschietti un po’ a disagio, costringendoli a superare politically correct e tabù vari.

Nunzia, col suo Ciao Maschio sta diventando sempre di più la signora della notte di RaiUno. Lo sa?
«Sta andando bene, ma io punto sempre a migliorare e migliorarmi. Diciamo che sono moderatamente soddisfatta. Mi fa piacere che il pubblico stia apprezzando questa nuova stagione. Il sabato è una serata non facile, ancora di più lo è la seconda serata. Più che signora della notte, mi fa piacere che abbia un pubblico femminile ampio».

Lei si sente più notturna o solare?
«Io sono un po’ lunatica, a dire il vero. Sono notturna, nel senso che vado a dormire tardi. Odio le sveglie mattutine. Ma sono sicuramente una persona solare».

In Ciao Maschio dopo tre edizioni che idea s’è fatta della “virilità” post 2020? E come è cambiato il maschio rispetto al modello precedente, anche dell’ultimo quarto di 900 in cui lei è nata?
«Nella nuova stagione di Ciao Maschio ho cercato di portare, nel mio studio, diverse generazioni a confronto. Spesso viene fuori la differenza generazionale della figura maschile. Senza dubbio le nuove generazioni fanno meno fatica a parlare di se stesse, ma anche ad emozionarsi. Discorso completamente diverso per la generazione dei nostri nonni e padri. Loro hanno più difficoltà ad aprirsi».

Molti parlano di omosessualizzazione della società maschile. Secondo lei corrisponde? Ed è più una liberazione quella gay o una moda a suo giudizio?
«Non credo ci sia alcuna moda, assolutamente. Semplicemente ognuno è libero, per fortuna, di essere se stesso. Non vedo alcuna omosessualizzazione della società, sinceramente».

Giorgia Meloni si è definita underdog. Secondo lei la Meloni ha un profilo comunicativo femminile o maschile?
«La Meloni ha una forza caratteriale che spesso viene attribuita agli uomini ma in realtà è molto femminile. Ha fatto un grande lavoro di costruzione in questi anni. Sicuramente non le manca la determinazione».

Guardandosi all’indietro, come definirebbe i suoi esordi in politica? E in tv?
«La passione è il sentimento che mi ha spinto all’impegno politico, sin da giovanissima. Dalle passioni, ammetto, non ci si dimette mai. Il mio esordio televisivo è stato sperimentale, anche se, già da politico, andavo in tv. Oggi, scherzosamente, mi definirei una conduttrice con un master in politica».

La leader del Pd, Elly Schlein invece l’ha inquadrata, ci ha parlato? Cosa ne pensa?
«L’ho conosciuta nei salotti tv (da Formigli a Piazza pulita,ndr). È idealmente distante da me: tuttavia apprezzo la sua determinazione».

La donna al potere è ancora un’eccezione o ci troviamo davvero di fronte a un cambio?
«Oggi abbiamo due donne leader, sia in maggioranza (Giorgia Meloni) che in opposizione (Elly Schelin). È un dato di fatto, a prescindere da come la si pensi. Vorrei che un giorno questa domanda non mi fosse più rivolta perché, semplicemente, sarà la normalità».

Lei ha ricevuto l’apprezzamento da Vasco Rossi per la citazione della bellissima canzone Sally. Ma ha mai affrontato o pensato di affrontare in Ciao Maschio il tema della prostituzione maschile?
«Mi ha fatto piacere vedere un pezzo di Ciao Maschio nei social di Vasco. Sono sua fan da sempre. Ho avuto anche la fortuna di incontrarlo diverse volte in Puglia. Il tema può essere interessante, declinato con la giusta attenzione».

Un “maschio” che non è riuscita ancora a intervistare?
«A Ciao Maschio c’è un invito per Fiorello...». 

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