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Daniele Bossari, "lì è cominciato tutto": una drammatica confessione

Roberto Tortora
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In una lunga intervista al Corriere della Sera, Daniele Bossari ha ripercorso le tappe della sua vita, a partire dall'ultima tappa: il tumore alla lingua per cui è in cura. Quindi gli inizi sognando Radio Deejay e poi vivendola con i miti ascoltati da ragazzo, come Jovanotti. Quindi l’approdo a MTV, altro suo sogno, e una nuova vita vissuta a Londra, fino ad arrivare al grande pubblico, cioè Mediaset. Il tutto, coronato dal sogno più bello, Filippa Lagerback: "L’avevo vista la prima volta in un poster pubblicitario e forse anche lì ho visualizzato, visto che ho pensato subito: ok, sarà la donna della mia vita. Ho avuto modo di incontrarla proprio a Fuego – spiega Bossari - e ho cominciato a chiedere agli autori di invitarla il più spesso possibile. Era il mio corteggiamento. Lei ci ha messo un po’ più di tempo a decidersi. Penso che lei, in generale, sia molto più evoluta di me come essere umano e lo è naturalmente, senza leggere tutti i libri che leggo io: lei ha innato il rispetto per gli altri, l’amore, la dolcezza, la responsabilità, il senso civico, il legame con la natura. In tutti questi anni mi è sempre stata vicina e per sempre intendo dire sempre, anche nei miei momenti di depressione e dolore: lei c’era". Nonostante ciò, il matrimonio non è arrivato subito: "Prima non ne sentivamo l’esigenza in effetti: il sigillo del nostro amore è stata Stella, nostra figlia. Gliel’ho chiesto durante il Grande Fratello ma, nonostante sia avvenuto sotto gli occhi delle telecamere, avevo maturato in me questo desiderio e mi sono buttato: per fortuna ha detto sì ed è stato bellissimo proprio perché eravamo maturi e consapevoli della nostra scelta”.

 

 

 

Daniele Bossari, quindi, ha parlato della sua depressione in televisione, durante il GFVip: “Penso sia giusto parlarne, che ci sia una certa urgenza di cercare una condizione di felicità: per ottenerla bisogna partire da noi stessi, provare a meditare anche se si pensa di non avere tempo. Nessuno si apre ai mondi interiori: appena c’è un momento di pausa si prende in mano il cellulare e non ci si ferma mai ad ascoltare i propri pensieri. Ma farlo apre già una porta”.

 

 

 

La depressione "secondo me rimane sempre, anche se l'ho curata. Adesso ne riconosco i segni: è come se fosse un ciclo, un respiro. Quando capisco che ricominciano ad affacciarsi gli spettri, so però come affrontarli". Tutto è cominciato negli anni del grande successo: "Mi sentivo onnipotente: ero solare, avevo soldi, fama, tutto. E pensavo che sarebbe stato così per sempre". Poi però tutto è cambiato: "Le botte le ho prese ed è stata una delle lezioni della vita: è nata lì la crepa che mi ha fatto scivolare giù".

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