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Claudia Gerini, "femme fatale a 50 anni". Rivelazioni intime

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"Condannata" volentieri a essere una bomba sexy. Claudia Gerini, intervistata dal Corriere della Sera, spiega com'è essere bellissima e ancora provocante oltre i 50 anni. "Sono in una fase di osservazione. Ho il binocolo - spiega l'attrice romana, single -. Sto vivendo una fase di grande libertà. Avevo bisogno, dopo tante convivenze, di avere una one-on-one con me stessa".

Una carriera partita quand'era giovanissima, dagli spot dei Baci Perugina al debutto da ragazzina al cinema, fino al grande trampolino di lancio di Non è la Rai, voluta da sua maestà Gianni Boncompagni in persona. Un pizzico di rabbia perché "l’Italia è un Paese senza memoria, sembra sempre che non hai fatto niente" e tanto orgoglio: "Mai avuta la paghetta dai miei, vengo da una famiglia umile".

 

 

 

Idee chiare sullo stato attuale del "politicamente corretto", in tempi di #Metoo e dintorni: "Sui social puoi dire tutto, nascondendoti dietro l’anonimato. Il mondo è pieno di bulli, c’è tanta cattiveria, sono tutti arrabbiati, pronti a spararti se sbagli una parola. La civiltà è in evoluzione, è meglio avere questi problemi di ipocrisia di quello che avevamo prima. Intendo le mani addosso degli uomini, come forma di ricatto e di potere, in qualunque ambiente di lavoro. Prima era normale".

 

 

 

La Gerini distingue certo tra avances, anche spinte, e vere e proprie aggressioni fisiche e molestie, però ribadisce: "Mia figlia Rosa rifletteva sul fatto che gli uomini non prendono più l’ascensore per paura di venire denunciati. Io dico: meglio che gli uomini abbiano paura piuttosto che mi infilino le mani dove vogliono. Ci sono debiti che i maschi, tra virgolette, devono pagare, colpe reiterate nei secoli. Gli uomini oggi vengono educati a un altro tipo di comportamento. Poi possono esserci conseguenze infernali. Penso alla clausola nelle produzioni cinematografiche americane secondo cui un regista o un produttore non può fissare negli occhi un’attrice per più di tot secondi".

 

 

 

In passato, soprattutto da ragazzina, ha avuto a che fare con le molestie: "Ci sono stati tentativi ai quali mi sono sottratta, ho avuto attenzioni anche spinte. Avevo 17 anni, sono stata fortunata e ho potuto andarmene". Ora ha una consapevolezza totale del proprio corpo e del proprio ruolo, anche sul set: "Io mi considero una femme fatale, non è che lo faccio: ci sono nata! Non posso guardare con seduzione un uomo, non posso mettere una calza velata se ho ancora un bel fisico?".

 

 

 

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