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Salvo Sottile in prima serata? Rivolta rossa in Rai: chi spara ad alzo zero

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Da. Pri.
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Grosse polemiche per le inchieste di Sottile. In Rai è bagarre sulla nuova trasmissione affidata al giornalista palermitano, colpevole della qualunque secondo il sindacato Usigrai. In primis della “lesa maestà” di Sigfrido Ranucci, unico temerario della vecchia guardia che, con il suo Report, ha scelto di non abbandonare il faro di Rai 3.

E per questo, come specificato già alla presentazione dei palinsesti a Napoli, ricollocato alla domenica sera, nello spazio lasciato libero da Fazio che, peraltro, era la collocazione originaria della trasmissione ai tempi della Gabanelli. Il programma di Sottile non s’ha da fare poi, secondo il sindacato dei reduci di TeleKabul perché sarà coprodotto da una società esterna, la Stand by me, che starebbe offrendo ai futuri collaboratori di Salvo, ingaggi fin troppo sostanziosi, definiti addirittura fuori mercato. «In mezzo a tanti numeri e dati forniti dall’azienda quello che la Rai non dice è quanto costerà il programma di Salvo Sottile, messo al posto di Report con 27 puntate e una società esterna. Così come non dice la Rai quante e quali saranno le prime utilizzazioni di esterni per riempire le redazioni dei nuovi programmi». 

 

Un vero J’accuse nel quale, i censori di Sottile, ergendosi a moralizzatori sommi della nuova Rai, arrivano a invocare contro Salvo, persino l’applicazione del codice etico aziendale secondo il quale Facci e Saviano hanno perso telecamere e microfoni a loro destinati. Questo per sanzionare la bestemmia comparsa per una grave svista del social manager del giornalista sui suoi canali social. Fatto di cui Sottile si è scusato in ogni modo possibile. Proprio sul tema esternalizzazioni la Rai ha fatto sentire la sua voce precisando che su 44 produzioni solo 7 sono appannaggio di aziende esterne, addirittura cinque in meno rispetto alla stagione precedente. Con l’invito a Usigrai a verificare meglio. Della serie: imparate a contare. E il rischio che qualche moccolo vero arrivi, più che da Sottile, dai suoi detrattori. Che non sanno più a quale santo appellarsi.

 

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