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Spot Esselunga, Carlo Conti: "Ognuno ci legge il messaggio che vuole"

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Sullo spot di Esselunga si è detto e si è scritto tanto, forse troppo. E soprattutto sono intervenuti proprio tutti: dai politici di maggioranza e opposizione a commentatori autorevoli, per poi passare agli attivisti LGBTQ+ e allo stesso ideatore della clip. La questione infatti sta tenendo banco ormai da una settimana. E sembra ancora molto lontana dalla parola fine. Almeno fino a che qualcos'altro di più interessante, o forse più controverso, attirerà l'attenzione della classe politica e di tutti gli altri osservatori. Insomma, chiodo scaccia chiodo. 

Carlo Conti, direttore artistico dello Zecchino d’Oro, ha parlato della pubblicità di Esselunga in occasione della presentazione dell’edizione numero 66 dello storico concorso musicale per bambini. Il presentatore televisivo ha cercato di smorzare le polemiche sul cosiddetto "spot della discordia", ricordando che si tratta pur sempre di una mera clip pubblicitaria. "A volte ci si focalizza e si polemizza su certe cose senza guardare o dare importanza ai grandi problemi dell’umanità - spiega il conduttore - Non credo ci sia un messaggio, è uno spot televisivo e ognuno ci legge quello che vuole".

 

 

Secondo Conti, in Italia su ogni questione si scatena sempre un coro indignato. E questo non aiuta le persone a vivere con serenità o a pensare alle questioni davvero importanti. "Non si può polemizzare su qualsiasi cosa, prendere qualsiasi cosa e farlo diventare un affare di Stato - spiega il presentatore televisivo - Bisogna prendere la vita con più leggerezza, anche uno spot pubblicitario".

 

 

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