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Edoardo Prati, il "nuovo Vittorio Sgarbi": ecco il 19enne che sa tutto

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Il “Vittorio Sgarbi del futuro”, l’influencer della cultura, il “Berbero di TikTik”. Ormai di definizioni ne sta collezionando parecchie Edoardo Prati, il giovane-vecchio dei social che cita i classici, parla in latino, divulga Dante ma indossa stivaletti DrMartins e sfoggia tatuaggi con citazioni di De Andrè.

Emiliano, 19 anni, mentre i coetanei fanno a gara di selfie e passano la giornata ai videogiochi, si dedica allo studio per niente disperatissimo e al pensiero degli antichi spiegando la vita attraverso Seneca: un raggio di speranza in un inverno di desolazione, che dimostra come studiare può essere cool, oltre che importante. Che letteratura, latino, storia, filosofia possono essere argomenti di conversazione più appassionanti di fuorigioco e scudetti. Che studiare materie classiche non necessariamente fa diventare poveri. Con i suoi video su TikTok il giovane ottiene fino a 4 milioni di clic e su Instagram ha 300 mila follower; si veste da veterocomunusta con giacche marroni che ricordano quelle di Achille Occhetto nel confronto del 1994 contro Silvio Berlsconi, indossa occhiali scuri con montantura spessa, usa un linguaggio aulico ma comprensibile: un mix che funziona.

METODO PER RIPETERE
Un’exploit, il suo, che parte da un’esigenza basica: ripetere le lezioni. Era il 2022. «Mi ero reso conto che se fossi riuscito a riassumere in 60 secondi di video il contenuto di una interrogazione avrei “posseduto” quei concetti», ha raccontato in un’intervista a Oggi, «l’ho fatto per me, per i ragazzi che studiano come me. Siamo in tanti». Come altri prima di lui, ci insegna che da un fallimento può nascere il successo: in terza superiore è stato rimandato proprio in latino. Nessun dramma. «Mi ha sempre appassionato», spiega.

«Ma quell’età particolare dei 15,16,17 anni ti porta un po’ a non impegnarti. Isabella mi ha aiutato a ripetere, è stato il momento in cui ci siamo uniti di più in senso di amicizia e poi le cose si sono evolute». Isabella è la fidanzata, anche lei molto studiosa. Papà tecnico, mamma psicologa, Prati si commuove ogni tanto leggendo l’Aminta di Tasso. Chiude ogni video con la frase in latino Curate ut valeatis, che non significa solo «statemi bene» ma: “fate in modo”, “valeatis”, “di stare bene sia nella mente che nel fisico”.
Mentre i suoi coetanei hanno come riferimenti Capo Plaza, Sfera Ebbasta, Rondo e altri rapper e trapper, lui si intrattiene con Catullo, Seneca, Cornelio Nepote, Giacomo da Lentini... Il suo preferito- e non lo nasconde- è l’autore di De Vita Beata che cita con la facilità con cui noi diciamo “buongiorno e buonasera”: Vivere, Gallio frater, omnes beate volunt, ha detto domenica scorsa durante l’intervista a Che tempo che fa di Fabio Fazio.

Ovvero: «Fratello, tutti vogliono vivere felicemente». E come si fa? «Bisogna vivere con i doni della sorte senza esserne schiavi». Fazio pendeva dalle sue labbra, e non solo lui. In un Paese sempre diviso tra destra e sinistra, in cui ci si scanna anche per come finiscono le parole, se con la «a» o con la «o», forse la cultura è l’unica cosa che può unire (oltre ovviamente agli intoccabili calcio e ...). «Credo che buona parte dei problemi che caratterizzano la nostra quotidianità derivi da un grande sentimento di solitudine...», afferma poi lo studente, riassumendo il pensiero dei pensatori di tutte le epoche.

LETTERATURA E MUSICA
Dai social, il passaggio del giovane Prati al teatro è inevitabile. Il suo primo spettacolo si chiama Cantami d’amore in cui porta sul palcoscenico (a ottobre sarà il 21 all’Ambra Jovinelli di Roma e il 24 ai Filodrammatici di Milano) la naturalezza del suo racconto e intraprende un viaggio nella letteratura e nella musica.

Lo spettacolo mescola in maniera delicata la visione delle cose di Edoardo alle pagine più belle della letteratura classica e della musica da Lucrezio a Battiato. Edoardo offre inediti spunti di riflessione collegando epoche diverse svelando l’inaspettata attualità del pensiero antico. Il suo talento è quello di rendere accessibili a tutti temi e pensieri complessi aprendo al suo pubblico le porte non solo dei classici della letteratura ma anche di filosofia, storia, arte e musica. Di questo passo, il baldo giovane avrà una trasmissione tv.

Il Paese è pronto. Lo dimostra anche il successo del programma da poco varato su Raidue La fisica dell’amore condotto dal professore di fisica Vincenzo Schettini e anche la passione che gli italiani hanno per Alberto Angela e, prima di lui, il grande Piero. Ogni tanto una buona notizia.

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