Gene Gnocchi, così ha scatenato la rabbia di Marco Materazzi

di Roberto Tortoramartedì 20 maggio 2025
Gene Gnocchi, così ha scatenato la rabbia di Marco Materazzi
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Quarant’anni di carriera per Gene Gnocchi, tra imitazioni, parodie e grandi personaggi. Intervistato dal Corriere della Sera per celebrare il prestigioso traguardo, il comico di Fidenza dimostra di essere sempre “on stage” e dice: “Sono passato dal firmare le cartoline a fare i selfie. Cinque anni fa mi si è avvicinato uno, mi ha messo in braccio il suo bambino di sei mesi per fare una foto, poi è scomparso. Adesso è mio figlio, l’ho dovuto adottare”.

Gnocchi racconta gli esordi: “Quando giocavo a calcio mi ero reso conto che ero quello che faceva sempre il cretino nel gruppo: facevo ridere, ma anche gli scherzi, come quando ho chiuso tutta la squadra nello spogliatoio per due ore e nel mentre sono andato a farmi un aperitivo… In quegli anni ho cominciato a pensare che la comicità poteva diventare una professione per arrotondare. Poco dopo, invece, mi sono ritrovato ad arrotondare come avvocato mentre facevo questo mestiere”.

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Una vita alternativa era possibile? Gene ha solo un rimpianto: “È legato al calcio. Se mi dicono che non faccio ridere non me ne frega niente, ma se mi dicono che non ho saputo giocare a calcio è l’offesa più grande. Io ero molto bravo tecnicamente, ma un po’ lento. Sono arrivato alla Serie D, ma a un certo punto capisci che non potrai fare più il calciatore a livello alto e se vivi quello sport visceralmente, come faccio io, soffri. Non aver giocato in Serie A è stato il mio cruccio ma l’ho sfiorata, nel 2006, quando grazie a Simona Ventura e Quelli che il calcio sono stato tesserato con il Parma. Non ho mai debuttato, ma ero finito anche nel Fantacalcio e due ragazzi di Sassari, di cui poi sono rimasto amico, mi avevano preso".

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Sui calciatori che, invece, fanno più ridere non ha dubbi: "Cassano fa molto ridere. Anche Totti fa ridere, solo inconsapevolmente". Ha preso in giro tanti personaggi, calciatori e non, Gene Gnocchi nella sua carriera e qualche volta i suoi bersagli non l'hanno presa benissimo. Il comico emiliano rivela un aneddoto: “Ricordo che Materazzi qualche volta si era offeso quando lo citavo... poi gli è passata. Cosa dicevo? Ma niente, che quando giocava a calcio era un angioletto, uno che non aveva mai fatto un fallo, cose così".

Gene, alla fine, rivela anche chi, secondo lui, oggi fa ridere: "Io andavo matto per Il caso Scafroglia di Corrado Guzzanti. Mi faceva davvero molto ridere. Adesso mi fanno ridere Lillo e Greg, in particolare una gag in cui uno è un padre che ha perso un figlio e deve dire tutte le caratteristiche che ha questo bambino". Infine l’amicizia, un tempo forte e ora smorzata, con Teo Teocoli: "Abbiamo fatto un sacco di cose assieme: Mai dire gol, Vicini di casa, Scherzi a parte... ci siamo rivisti due anni fa, siamo sempre amici, però lui adesso bazzica tra Ibiza e Milano, lo sento meno. Insieme ci divertivamo un mondo. C’era questa alchimia per cui voleva sempre farmi ridere, quindi veniva nel mio camerino e faceva finta di fare l’elettricista: si rotolava per terra per cercare una presa immaginaria, mi soffocavo dal ridere".