Bambi, il remake francese in salsa woke non fa piangere

di Alessandra Menzanivenerdì 13 giugno 2025
Bambi, il remake francese in salsa woke non fa piangere
3' di lettura

Un cucciolo tenerissimo, da coccolare. Costretto presto a fare i conti con le difficoltà della vita: la madre muore e lui resta solo. Bambi è stato il cartone animato Disney che da un lato ha fatto sognare, dall’altro ha sconvolto tante generazioni di bambini (ma anche di adulti) che hanno pianto a dirotto per la tragica fine di mamma cerbiatta. Ma questa è la vita: i bambini così hanno imparato presto cosa significa il dolore della perdita. A 83 anni dal classico dell’animazione firmato Disney, Bambi torna al cinema in una veste diversa: diventa un cerbiatto in carne ed ossa in un live action francese d’autore. È girato con animali veri nel loro ambiente naturale ed esce nelle sale italiane il 26 giugno. Bambi una vita nei boschi è un racconto di sopravvivenza, crescita e formazione. E promette di essere meno crudo rispetto all’originale: ispirato più dal libro che dal film. Ennesima scelta dettata dalle cosiddette “nuove sensibilità”.

«Ho messo al centro la bellezza della natura e il rispetto delle creature del bosco», ha spiegato il regista francese Michel Fessler, che aveva già realizzato il capolavoro La marcia dei pinguini. «Cervi, cinghiali, volpi, aquile sono il cast del film... volevo realizzare un poema visivo, rimanendo fedele al libro più che al cartone», ha aggiunto il cineasta che ha attinto dal lungometraggio di animazione statunitense prodotto da Walt Disney ma soprattutto dal romanzo Bambi, la vita di un capriolo di Felix Salten. Uscito a ottobre in Francia con il titolo Bambi, l’histoire d’une vie dans les bois, prodotto da MC4 e Gebeka Films in coproduzione con Kinology, con la macchina da presa segue la vita di un cerbiatto dalla nascita all’età adulta: dalla perdita della madre per mano di cacciatori, alle amicizie con un corvo, un coniglio ed un procione, fino all’incontro con la compagna e con il padre, un maestoso cervo che lo aiuterà a crescere. Il film - distribuito in Italia da Lucky Red punta sulla semplicità della natura, le sue regole di sopravvivenza e il valore di legami come l’amicizia e l’amore. Il tutto al cospetto della bellezza di specie animali la cui esistenza troppo spesso trascuriamo.

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Michel Fessler, dopo aver lavorato alla sceneggiatura del celebre La Marcia dei Pinguini (2005) e al più recente Il Piccolo Nicolas, torna così ad occuparsi di natura e storie per bambini, stavolta nella veste di regista. La cui lavorazione è durata due anni, tra i boschi francesi e con animali veri: cosa che ha infastidito gli ambientalisti che avrebbero preferito che il film fosse realizzato al computer, con effetti speciali e Intelligenza Artificiale. Ma così non è stato. Senza l’uso di animazioni o CGI, il documentario propone immagini autentiche, girate nei boschi europei, dove la narrazione è affidata ai comportamenti degli animali reali. Ad accompagnare il pubblico italiano attraverso le tappe di questa delicata parabola di formazione è la voce di Francesca Michielin, cantautrice tra le più raffinate e impegnate della scena contemporanea ed ex conduttrice di X Factor. La versione originale francese era narrata da Mylène Farmer, superstar della musica francese. 

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