Luca Barbareschi, lo sfogo contro i figli: "Mi chiamano solo per soldi"

lunedì 21 luglio 2025
Luca Barbareschi, lo sfogo contro i figli: "Mi chiamano solo per soldi"
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"Mi sento un 15enne, ho il cuore di un bambino ancora felice per quello che fa": Luca Barbareschi, 68 anni e 50 di carriera nel mondo del cinema, lo ha detto in un'intervista a Vanity Fair. Commentando il fatto di essere un personaggio divisivo, poi, ha spiegato: "Una persona che conta mi ha detto che sto sul ca*** perché sono troppo bravo, sono un grande attore e showman. La verità è che sono un uomo libero e, quindi, non ricattabile, e questo dà molto fastidio". E ancora: "Ma cosa dovrei fare, io? Il problema è loro. Il gioco è sporco, ma tanto io ho già vinto perché conta quello che ho fatto e non certo quello che dicono gli altri". 

Riferendosi alla relazione con Lucrezia Lante Della Rovere, durata in tutto sette anni, Barbareschi ha detto: "Stare con me significa stare sull'ottovolante: il primo anno urli dalla felicità perché nessuno ti ha mai fatto fare nove volte il giro della morte; poi a un certo punto chiedi se puoi scendere e, quando capisci di non poterlo fare, allora rimani". Il regista poi ha ammesso: "Sono un uomo complesso e molto dinamico, ma a un certo punto in genere le donne fuggono. Lucrezia l'ho amata molto. Le ho amate tutte, compresa l'attuale (Elena Monorchio, ndr) che si sta separando da me. Ma io le ho detto che io sono io, sono la somma dei miei difetti e delle mie passioni". 

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Sul suo ruolo di padre, inoltre, ha detto di essere soddisfatto delle opportunità che ha concesso ai suoi figli: "Ho sempre dato il piacere senza mai chiedere qualcosa in cambio. Mi spiace per loro, perché sono un padre speciale, pieno di amore, di generosità e di disponibilità, e mi spiace per i miei nipoti, che non conosceranno il loro nonno. Ci illudiamo che i figli siano a nostra immagine e somiglianza, ma quella è solo una metafora biblica". E ancora: "Il più grande, Michael, è l'unico che mi chiama. Altri tre spesso mi chiedono soldi, e allora ho proposto loro di spennare viva una gallina: riuscireste a sopravvivere senza che quella vi cavi gli occhi o vi ferisca con gli artigli? Allora facciamo che andate a fare in cu**, perché mi augurate la morte. Quest'anno ho avuto una commozione cerebrale e sono stato in ospedale tre volte, eppure non si è fatto sentire nessuno tranne che per le feste comandate". 

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