Il Bova -gate tiene banco sui siti scandalistici da una settimana. Tutti ormai sono a conoscenza del triangolo amoroso di cui Raoul Bova è al centro e tutti sorridono e commentano, perché come insegnano i Coldplay l’effetto sorpresa è determinante per svelare il tradimento e far schierare il pubblico, pro o contro. Il punto è che questa volta l’affaire nasce da una clamorosa violazione della privacy e viene da domandarsi fino a che punto sia lecito?
C’è l’ombra di un ricatto dietro la diffusione pubblica di fusa private e c’è sempre un tradimento di fondo nelle varie fasi della storia tra Raoul Bova e Rocío Nunez Morales che oggi, dopo tredici anni d’amore e due figlie, sembra definitivamente giunta al capolinea. La scintilla che ha dato fuoco alle polveri questa volta l’ha accesa Fabrizio Corona, il fotografo per mancanza di prove, che col suo podcast Falsissimo ha diffuso parole e sospiri del bel Raoul incisi su un messaggio vocale destinato a Martina Ceretti, nessuna parentela con Vittoria, fidanzata di Leonardo Di Caprio, ma stesso mestiere di modella con risultati sideralmente diversi, 23 anni e la certezza che ad allargare la platea degli ascoltatori sia stata proprio lei, forse involontariamente, passando di mano il contenuto, secondo quanto riportato, a «un bravissimo ragazzo, sano», che al momento risulta indagato. La descrizione di questo pr milanese però contrasta col racconto di Corona e ha convinto la procura di Roma ad aprire un fascicolo per chiarire le fasi di trasmissione di questo affare privato ricco di ipotesi criminali.
Raoul Bova, "c'è un indagato": bomba giudiziaria sul caso
C'è un indagato per la vicenda degli audio e delle chat rubati a Raoul Bova. Si tratta di un pr milanese, ami...«Buongiorno essere speciale dal sorriso meraviglioso, dagli occhi spaccanti e dai baci meravigliosi», inizia così la trascrizione di un lungo monologo mattutino di Bova che descrive alla Ceretti sensazioni personali e intime di un risveglio solitario «con lenzuola che profumano ancora dite».
Corona mentre ascolta le parole affettuose e cariche di sentimento è seduto su un cubo, di spalle. Un atteggiamento sprezzante, superiore. La telecamera lo riprende in penombra in una posa quasi beffarda, da maschio Alfa che compatisce il Raoul innamorato. Si sente la voce di Raoul che continua nella sua dichiarazione d’amore, parla con Martina ma commenta Corona: «Se sei libera...». «Ma come, ’se sei libera...’?».
Fin qui parliamo di un messaggio privato reso pubblico all’insaputa degli interessati, Bova e Ceretti, già passibile di reato per il trattamento illecito di dati personali (perfino la voce è un dato personale) e per quello di diffamazione aggravata per aver volutamente offendere la reputazione di una o più persone in loro assenza. Reati questi di cui potrebbe essere investito Fabrizio Corona.
Ma è sul tentativo di estorsione che ha preceduto la diffusione del messaggio che si è concentrato il pm, Eliana Dolce, della Polizia Postale incaricata dalla Procura di Roma di indagare sui fatti.
I fatti: un messaggio anonimo diretto a Bova e partito da un telefono assegnato a un prestanome fa capire all’attore che il suo vocale dettato a un telefono, contenente la prova di un tradimento, rischia di essere reso pubblico se lui... Lui non risponde e dopo tre giorni Fabrizio Corona lo trasmette rompendo l’incanto di quel mattino e irrompendo in un rapporto ufficiale con Rocío che da mesi scricchiolava.
«Erano separati di fatto da tempo», dice l’avvocato di Bova. «La mia cliente è rimasta senza parole», ribatte quello della Morales. E pensare che la storia tra i due attori era iniziata sul set di Immaturi - Il viaggio, dove lui tradiva la fidanzata con lei, Rocìo. Una trasposizione della finzione continuata poi nella realtà col tradimento alla vera moglie di Bova, Chiara Giordano, figlia nientepopodimeno di Annamaria Bernardini de Pace, avvocato matrimonialista di fama. Sul piano legale, almeno questa volta, Raoul Bova può sentirsi in una botte di ferro.