Mostra del Cinema di Venezia, il direttore risponde ai pro-Pal: "Diciamo no"

mercoledì 27 agosto 2025
Mostra del Cinema di Venezia, il direttore risponde ai pro-Pal: "Diciamo no"

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Alberto Barbera mette la parola fine alla polemica sollevata da Venice4Palestine. Il direttore della Mostra del Cinema di Venezia fa sapere che "la nostra posizione è che da un lato siamo la principale istituzione culturale italiana, un luogo di apertura, di discussione, di dibattito, che non esercita alcuna forma di censura, nei confronti di nessuno, per questo rispediamo al mittente la richiesta di escludere degli artisti se intendono presenziare alla Mostra del cinema. E dall'altra parte non abbiamo mai esitato a esprimere e dichiarare chiaramente la nostra enorme sofferenza di fronte a quello che sta succedendo a Gaza e in Palestina".

Non solo, perché il critico cinematografico ha voluto esprimere enorme sofferenza "di fronte alla morte di civili e soprattutto di bambini che sono vittime che si definiscono a con un termine orrendo, vittime collaterali, danni collaterali delle guerre, a cui nessuno è finora riuscito a porre fine". Sul tema "abbiamo risposto in maniera chiara ieri alla preapertura in sala Darsena: il Presidente ha preso la parola e ha detto in maniera che non poteva essere più esplicita qual è la posizione della Biennale di fronte alla tragedia che sta avvenendo sotto i nostri occhi. Non soltanto in Palestina, ma principalmente in Palestina. E dopo di lui è intervenuto Don Capovilla che a sua volta ha fatto una dichiarazione molto forte. Tutto questo in maniera estremamente chiara ed esplicita - sottolinea Barbera - che non si presta a confusione di sorta, a interpretazioni equivoche".

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L'associazione pro-Pal aveva chiesto, attraverso una lettera alla Biennale, di ritirare l'invito a Gal Gadot Gerard Butler, "insieme a qualunque artista e celebrità che sostenga pubblicamente e attivamente il genocidio" in corso a Gaza.