Crac in bilancio. Subito dopo l’uscita di Mariangela Eboli dalla Mlz srl, la società che gestisce gli affari cinematografici di Checco Zalone, ricavi e utili hanno imboccato una discesa verticale. In un solo esercizio, i numeri si sono sgonfiati fino a perdere oltre il 90% del loro valore, segnando uno dei crolli più netti mai registrati nella storia finanziaria dell’attore pugliese. Una coincidenza temporale troppo evidente per essere ignorata: la fine del matrimonio e l’addio dell’ex moglie alla guida operativa dell’azienda hanno prodotto effetti immediati e pesantissimi sui conti.
Fino a febbraio dello scorso anno, Mariangela Eboli era l’amministratrice unica della Mlz srl. Poi la separazione personale si è tradotta in una rottura professionale: il 20 febbraio Luca Pasquale Medici ha deciso di assumere direttamente il controllo della società, diventando manager di sé stesso. Da quel momento, la holding che per anni aveva macinato profitti milionari ha iniziato a ridimensionarsi drasticamente.
Checco Zalone "voleva piacere alla sinistra, così...": la bordata di Valsecchi
Per anni sono stati la coppia d'oro della commedia italiana: Pietro Valsecchi a produrre, fuori, e Checco Zalone a f...I numeri raccontano una storia impietosa. Nel giro di dodici mesi, i ricavi sono passati da oltre 4,3 milioni di euro a poco più di 327 mila euro, una contrazione superiore al 92%. Ancora più drastico il dato sugli utili, letteralmente collassati: da 1,4 milioni a appena 31 mila euro. In termini percentuali significa un -97%, ovvero 44 volte meno rispetto all’anno precedente.
Questo ridimensionamento ha avuto un impatto diretto anche sulla liquidità: più di 2,5 milioni di euro si sono dissolti nel periodo immediatamente successivo all’uscita di scena di Eboli. Oggi Zalone controlla il 95% della Mlz srl, mentre il restante 5% è intestato alla madre, Antonietta Capobianco.
La separazione è stata formalizzata anche sul piano contrattuale. L’ex moglie è stata sollevata dall’incarico di amministratrice unica e ha ricevuto una buonuscita concordata pari a sei mensilità da 5 mila euro ciascuna, per un totale di 30 mila euro.
Per cercare di arginare l’emorragia, Zalone ha avviato una politica di contenimento dei costi che ha coinvolto anche sé stesso. Il compenso da amministratore è stato ridotto: 86.887 euro lordi annui, una cifra sensibilmente inferiore rispetto ai 108.739 euro che venivano riconosciuti alla Eboli quando ricopriva lo stesso ruolo.
Nonostante il bilancio in forte affanno, la Mlz srl non naviga in acque disperate. Gli anni d’oro del successo cinematografico hanno lasciato in eredità riserve statutarie robuste, pari a circa 7,3 milioni di euro, che garantiscono una solida rete di sicurezza finanziaria.
Checco Zalone nei guai: crollo dopo l'addio della moglie, quanto ha perso
La società cinematografica di Checco Zalone, Mlz srl,secondo quanto riporta il Corriere, ha subito un crollo fina...Ora, però, la vera scommessa per invertire la rotta passa di nuovo dal grande schermo. Dopo una pausa prolungata, Checco Zalone è pronto a tornare al cinema con Buen Camino, atteso nelle sale a Natale. Un ritorno che non è solo artistico, ma anche strategico: per il nuovo progetto l’attore ha deciso di riunire il team che ha firmato i suoi maggiori trionfi, riprendendo la collaborazione con il regista e sceneggiatore Gennaro Nunziante.




