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Non è l'arena, l'addio di Massimo Giletti? Ecco cosa c'è dietro davvero: contratto scaduto, bomba a La7

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L’Adnkronos parla di “partita a scacchi” tra Massimo Giletti e La7. Il conduttore di Non è l’Arena ha salutato i suoi telespettatori in occasione dell’ultima puntata di domenica scorsa, che è coincisa con la scadenza del contratto biennale che lo legava all’emittente di Urbano Cairo. “L’esito è tutt’altro che scontato”, anche perché le parole di Giletti hanno fatto pensare a un addio: in realtà le cose non stanno proprio così, ci sarebbe una trattativa in corso per il rinnovo. 

 

 

“Questa è stata l’ultima puntata di Non è l’Arena - aveva dichiarato il conduttore - sono stati quattro anni straordinari vissuti qui su La7. Vi auguro una felice estate. Ad maiora. Grazie”. L’Adnkronos fa sapere che al momento non risultano accordi con altri gruppi o emittenti: smentite quindi le indiscrezioni che lo volevano vicino a Rai2, dove pure ci sarebbe bisogno di rafforzare la proposta di approfondimento giornalistico. Attualmente si tratta soltanto di indiscrezioni, così come appare altamente improbabile un passaggio a Mediaset o addirittura a Discovery. 

 

 

“Più facilmente - scrive l’Adnkronos - Giletti tratterà con La7 il rinnovo del suo contratto, a coronamento di quattro anni che gli hanno dato non poche soddisfazioni in termini di ascolti e visibilità”. Prima della fine di Non è l’Arena, il conduttore si era detto entusiasta dell’esperienza con La7: “Le battaglie politiche che sto facendo qui non avrei mai potuto farle in Rai. Non ho mai avuto pressioni né dal direttore, né dall’editore”. 

 

 

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