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Denise Pipitone, drammatico appello dell'ex pm a Storie Italiane: "Qualcuno controlli quell'elenco", la pista ignorata

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È stata rinviata a giudizio Maria Angioni. L'ex pm della scomparsa di Denise Pipitone è finita sotto ai riflettori per alcune dichiarazioni sulla bambina scomparsa da Mazara Del Vallo nel 2004. E a Storie Italiane si è giustificata: "Sono stata un po' ingenua e non sono una mitomane, volevo essere d'aiuto". Davanti alle telecamere di Eleonora Daniele su Rai 1 la Angioni continua a parlare della cosiddetta pista tunisina che vede una bambina a bordo di una nave partita proprio nel 2004, anno della scomparsa della figlia di Piera Maggio.

 

 

"Mi sono quasi spaventata quando mi sono resa conto che c’era stata la partenza di una minore che non risulta all’anagrafe e che era sfuggita ai controlli - ha spiegato -. Andiamo a vedere tutte le altre partenze, proviamo a controllare gli elenchi dei passeggeri per capire di chi si tratta". Per l'ex pm quella della Tunisia si tratta di "una pista interessante". Nei giorni scorsi la Angioni aveva replicato alle critiche: "I documenti sono tanti e dimostrano tutti che nel 2004 partivano traghetti per Tunisi. Arriveranno in questi giorni alla Procura della Repubblica di Roma, assieme alla comunicazione della Polizia di Frontiera di Trapani del 2.9.2004".

 

 

Intanto l'avvocato Giacomo Frazzitta, legale della famiglia Maggio, avrà trenta giorni per opporsi all’archiviazione per Anna Corona e Giuseppe Della Chiave, presentata dalla Procura della Repubblica di Marsala in data 4 settembre, in quanto ha evidenziato che le dichiarazioni contenute nelle mail erano completamente false. Sostanzialmente, la persona che avrebbe visto il signor Della Chiave prendere il treno con la compagna e una bambina avrebbe testimoniato il falso.

 

 

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