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Star in the star, dopo la sfuriata di Pier Silvio Berlusconi... Un terremoto: Ilary Blasi in onda così

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Si torna a parlare di Star in the star, il programma condotto da Ilary Blasi su Canale 5, finito nel mirino dopo la "prima" per due ragioni: lo share, basso, e soprattutto la sfuriata di Pier Silvio Berlusconi, mai smentita. Secondo quanto trapelato, il boss Mediaset aveva minacciato querela contro Banijay, la società di produzione del programma, poiché aveva confezionato un prodotto molto simile, troppo simile, al Cantante Mascherato e a Tale e quale show, due programmi della Rai.

 

L'indiscrezione su Pier Silvio era arrivata da Dagospia, dove si leggeva: "Una lettera durissima è arrivata sabato sui tavoli dei due dirigenti (i fratelli Bassetti di Banijay, ndr): mittente Pier Silvio Berlusconi che, vista la puntata d’esordio, ne è uscito furibondo. Se la prossima puntata non cambierà radicalmente l’azienda di Cologno Monzese procederà con querela e richiesta danni". Insomma, Pier Silvio sarebbe stato furibondo per l'idea del format, che sarebbe stata "totalmente disattesa rispetto al contratto di appalto. Tanto che la parola chiave della diffida è truffa, avete letto bene: il pubblico è stato truffato, secondo Pier Silvio Berlusconi", concludeva Dago.

 

Morale della favola? Nella seconda puntata sono andati in onda profondi cambiamenti del format. In primis delle maschere più credibili. Poi uno svolgimento che si affrancava in modo decisamente più tangibile dai due programmi Rai precedentemente citati. E sui social fioccavano i commenti: "Quindi per fare delle maschere un minimo decenti bisognava aspettare la strigliata di Pier Silvio dopo l’11%? Il miglioramento del trucco c’è ed è innegabile (i concorrenti almeno riescono a muovere le labbra) ma questo non penso eviterà la monocrifra di stasera", scriveva per esempio qualcuno.

 

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