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Otto e Mezzo, Marco Travaglio: "Perché Giorgetti è ancora iscritto alla Lega?"

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A Otto e Mezzo si parla delle fibrillazioni interne alla Lega e al Movimento 5 Stelle. Ovviamente Lilli Gruber e Marco Travaglio si sono soffermati soprattutto sul partito di Matteo Salvini, riunito in consiglio federale alla Camera dei deputati. Un appuntamento importante per mettere di fronte le due anime della Lega, quella governista di Giancarlo Giorgetti e quella più di lotta del segretario, e fare una sintesi.

 

 

“Tra Salvini e Giorgetti chi vince secondo te?”, ha chiesto la padrona di casa al direttore del Fatto Quotidiano. “Di solito nei partiti vince chi ha i voti - è stata la risposta - chi ha portato la Lega dal 5% a cui l’aveva ereditata al 35% delle Europee e al 20% attuale. Ovvero Salvini, non certo Giorgetti che già c’era ai tempi di Bossi e di Maroni. Non credo che in tutti questi anni Giorgetti non si sia accorto di essere alleato delle peggiori destre d’Europa, non si capisce bene dove stesse in tutti questi anni in cui è stato eletto grazie ai voti di Bossi prima e di Salvini poi”.

 

 

Travaglio esclude quindi categoricamente la possibilità di una Lega guidata da Giorgetti: “Diventerebbe un semolino europeista, pettinato, allineato. Non avrebbe più ragione di esistere come partito, non capisco perché Giorgetti sia ancora iscritto alla Lega e non a Forza Italia. Finché Salvini avrà consenso sarà lui il leader. Non vedo un mercato di una Lega di Giorgetti, quello spazio già è coperto da Forza Italia e dai centrini sparsi”.

 

 

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