Cerca
Logo
Cerca
+

Striscia la notizia, Shaila Gatta: "Com'ero costretta a vivere". A 16 anni, una "prima volta" sconvolgente

  • a
  • a
  • a

Non è stata facile la scalata di Shaila Gatta al record di Striscia la notizia. La velina "più longeva" della storia del tg satirico di Canale 5 fondato e diretto da Antonio Ricci è tornata sul bancone per sostituire le sue eredi Giulia e Talisa, fermate dalla quarantena per Covid. A fianco a lei non c'è Mikaela Neaze Silva, la collega con cui fino alla scorsa edizione ha formato una coppia entrata nel Guinness di Mediaset. Numeri alla mano: meglio di Elisabetta Canalis e Maddalena Corvaglia, forse il tandem più iconico di Striscia.

 

 

 

 

 



Intervistata dal Corriere della Sera, la 25enen partita da Secondigliano e passata anche da Amici di Maria De Filippi ricorda le difficoltà iniziali, nate in famiglia: "Mio padre Cosimo è autista Asl, mamma Luisa ha fatto per anni la sarta in casa. Soldi non ce n'erano tanti e per poter studiare danza alla Scuola Harmony di Napoli ho dovuto fare molte rinunce". Per esempio, "niente abiti firmati, i tutù me li cuciva mamma". Quindi la partenza giovanissima per Roma, primo passo in carriera: "Mi sono trasferita a 16 anni, da sola. Mi ero diplomata in anticipo in danza classica e restando a Napoli non avrei potuto fare molto di più. Così, contro la volontà di mio padre, che non capiva come la mia passione potesse trasformarsi in mestiere, mi cercai una stanza a Roma. Per molto tempo io e lui non ci siamo rivolti la parola, anzi, ero io quella arrabbiata con lui. Oggi capisco che la sua era solo paura, e forse anche frustrazione per non potermi dare quanto avrebbe voluto".

 

 

 

 

 


Al quartiere Re di Roma, ricorda ancora Shaila, viveva in una camera affittata a 225 euro al mese, vuota: "Dormivo su un materasso gonfiabile, tenevo la valigia aperta per gli abiti. I miei mi davano 400-500 euro al mese". Ne spendeva 80 per le lezioni di danza, "mangiavo pasta e fagioli o pasta e pomodorini per settimane". Nel frattempo, provini su provini, da minorenne: "Respiravo il clima di quell'ambiente. Una volta andai a un'audizione per un programma su Canale 5 di Enrico Brignano, gli piacqui, ma l'età era un problema e non se ne fece nulla. Stessa sorte con Luciano Cannito, che mi suggerì di provare con Amici". Tempo un anno, e da maggiorenne ecco il grande salto in tv. .

 

 

 

 

Dai blog