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CartaBianca, Paolo Mieli e la profezia devastante: "Faranno fuori Draghi anche dal governo"

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"È possibile che butteranno Mario Draghi fuori anche dal governo. Lo si sente dagli umori e da come il premier è stato trattato in questi giorni". Parola di Paolo Mieli, che ospite di Bianca Berlinguer a CartaBianca su Rai3 assiste alla "partita del Quirinale" e tratteggia uno scenario a tinte fosche per il premier. Non è il parere del solo ex direttore del Corriere della Sera. Anche Massimo Giannini, direttore della Stampa, quasi in contemporanea con il collega ma a Otto e mezzo da Lilli Gruber su La7 parlava del "rischio del grande sfascio". 

 

 



Nel giro di poche ore, Draghi ha visto il dialogo con Salvini e Giuseppe Conte arrestarsi bruscamente, probabilmente per la richiesta dei leader di Lega e M5s di "ribaltare" la squadra dei ministri. A fronte del rifiuto dell'ex guida della Bce, non sono colate a picco solo le sue quotazioni come successore di Sergio Mattarella sul Colle, ma pure la possibilità di restare a Palazzo Chigi per l'anno che ci separa dalla fine della legislatura. Insomma, il secondo giorno di votazioni per il Capo dello Stato è quelle del grande gelo intorno al Fu SuperMario.

 

 

 


Dalla Berlinguer anche Matteo Renzi, leader di Italia Viva e aspirante "king maker senza voti" per l'elezione del presidente, si mostra piuttosto perplesso su quanto sta accadendo. "Ci vuole un Presidente della Repubblica che abbia poteri diversi e sia eletto dai cittadini. È il mio sogno, come succede in Francia. Sogno che nel 2029 siano gli italiani a eleggerlo". Sarà contenta Giorgia Meloni, la leader di Fratelli d'Italia che nel pomeriggio aveva più o meno detto lo stesso, rilanciando la sua proposta di presidenzialismo. Ma restando sull'attualità, Pier Ferdinando Casini "può essere garante delle istituzioni, penso anche che Draghi possa andare al Quirinale. Ma il meccanismo per eleggere il Presidente della Repubblica è un meccanismo quasi barocco, e serve anche la politica". Incerto Augusto Minzolini, direttore del Giornale: "È difficile capire come finirà. Penso che si arriverà a Casini ma prima si tenterà su un candidato di centrodestra come la Casellati. Draghi sarà forte al governo, ma deve esercitare questa potenza".

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