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Giovanni Floris, confessione esplosiva di Maurizio Costanzo: chi è davvero mister DiMartedì

Francesco Fredella
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Cala il sipario sul Maurizio Costanzo Show, che festeggia 40 anni di diretta (tra l'altro per questa edizione torna al Parioli di Roma). Un piccolo salto indietro nel tempo: il Mcs è iniziato nel lontano 2982 dalle frequenze della neonata Rete 4 di Mondadori. Poi di anni ne sono passati davvero tanti. Oggi TvBlog intervista Maurizio Costanzo prima dell'ultima puntata.

 

Cosa rappresenta per lui il “Costanzo show”? "Una trasmissione che ha raggiunto i 40 anni di messa in onda, quindi qualcosa di abbastanza eccezionale. Non pensavo minimamente che durasse tanto, ma ricordo bene che all’inizio, ad ogni puntata, pensavo “Almeno questa è fatta”, racconta.

Il suo primo programma s'intitolava Bontà loro. "C’è una grande differenza con Bontà Loro, per la presenza del pubblico, che dà comunque un altro tratto al programma", dice ancora. Il suo programma venne subito ribattezzato talk show televisivo: un termine, all'epoca, poco utilizzato. "Il talk televisivo negli anni, in generale, è cambiato molto anche se, sempre negli anni, è diventato un genere televisivo indispensabile", svela Costanzo. Che sogna come ospite il Papa, da sempre.

 

Ma Costanzo, che non perde nemmeno un programma in tv, non nasconde di seguire alcuni programmi con particolare attenzione: Giovanni Floris e DiMartedì”, Paolo Del Debbio Dritto e rovescio e anche Bruno Vespa con Porta a Porta”. Il suo erede nella tv di oggi? "Forse Floris", racconta. Il Maurizio Costanzo show potrebbe tornare di nuovo il prossimo anno con un'edizione tutta nuova. Condizionale d'obbligo, ma il pubblico spera di rivederlo presto in onda. 
 

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