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Marco Damilano contro la Meloni? Rivolta in Rai: chi lo massacra

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Pure l’Usigrai contro Marco Damilano. L’ultima puntata de Il Cavallo e la Torre - la striscia quotidiana che il giornalista conduce su Rai3 - è diventata un vero e proprio caso politico, tra l’altro a pochi giorni dal voto del 25 settembre. I commenti su Giorgia Meloni e sul centrodestra senza alcun contraddittorio hanno scatenato le reazioni di Fratelli d’Italia, ma non solo.

La puntata è stata definita dall’Usigrai “a senso unico, con un contraddittorio debolissimo, il tutto a una settimana dalle elezioni”. Il sindacato dei giornalisti Rai ritiene che “il pluralismo nel servizio pubblico debba applicarsi anche alle trasmissioni di rete come Il Cavallo e la Torre. E pensare - si legge ancora nella nota - che il conduttore, scelto all’esterno dell’azienda nonostante si potesse contare fra quasi 2000 profili interni, era stato presentato dall’Ad Carlo Fuortes come ’il giornalista più adeguato’ per ’informare, intrattenere, fornire strumenti conoscitivi, restando fedeli al sistema di valori aperto e pluralista che il nostro Paese e l’Europa hanno saputo sviluppare in questi decenni’. Ci chiediamo dove fosse il valore del pluralismo nella puntata di ieri”.

Prima della presa di posizione da parte dell’Usigrai, il meloniano Federico Mollicone aveva chiesto provvedimenti: “Che fine ha fatto la par condicio? Presenteremo un esposto all’Agcom e un quesito in Vigilanza Rai per chiedere immediato riequilibrio della trasmissione”.

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