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L'aria che tira, Bersani: "Non ho capito dove Meloni trova i soldi..."

Claudio Brigliadori
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«Qualunque cosa fai, dovunque te ne vai, sempre pietre in faccia prenderai», cantavano Antoine e Gian Pieretti. Se ne farà una ragione Giorgia Meloni, contestata dalle opposizioni "televisive" per il suo primo discorso alla Camera. E L'Aria che Tira, su La7, è uno specchio perfetto di questo atteggiamento. 

A Pier Luigi Bersani le parole del neo-premier sul fascismo non bastano: «Si salva sempre in corner con le leggi razziali, ha sempre detto di essere contraria a quelle». E ancora: «Ha detto che i regimi non le sono simpatici. Cosa ci aspettavamo che dicesse? Che le stanno simpatici? Ha ridotto l'antifascismo a una fazione con le chiavi inglesi in mano... no, l'antifascismo è il fondamento della nostra Costituzione, la stessa su cui ha giurato qualche ora fa».

 

Insomma, prosegue l'ex segretario Pd, «manca la presa d'atto che noi siamo uno Stato antifascista. Mi aspettavo che ci girasse meno attorno». «Non ho capito dove trova i soldi la Meloni», conclude Bersani trovando sponda in Antonio Caprarica: «È più facile fare un manifesto che un programma. Avrebbe dovuto mettere i soldi e le risorse».

«Non mi fate difendere la Meloni - ribatte Luca Telese, non certo schierato con il centrodestra -. I grandi discorsi della storia, belli o brutti, sono manifesti di idee». «Se mi consenti di finire. Luca, avrai molti anni per difendere la Meloni, stai tranquillo ma fammi finire 30 secondi e abbi rispetto per le opinioni degli altri», si scalda Caprarica accendendo la polemica. «Io ho rispetto delle opinioni altrui ma è il vostro modo di pensare che è brutto», gli fa notare Telese. La sinistra, insomma, riesce a dividersi anche quando attacca l'avversario: come inizio, per il presidente del Consiglio, non c'è male.

 

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