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Ilaria D'Amico, flop all'esordio su Rai 2: cosa è successo

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Fabrizio Biasin
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Parte male il nuovo programma di Rai 2, Cosa c'è di nuovo, condotto dall'ex volto del calcio Sky, Ilaria D'Amico. La prima puntata del format dedicato all'attualità e alla politica si ferma a un misero 2,2% di share (349.000 spettatori), travolto negli ascolti dai "concorrenti" Dritto e Rovescio di Del Debbio su Rete 4 (1.031.000 spettatori e 7.2%), PiazzaPulita su La7 (838.000 spettatori e 5.9%) e persino da Only Fun-Comico show, il programma di Nove con Elettra Lamborghini e i PanPers (506 mila spettatori, share al 2.8%).

 

La conduttrice- fortemente voluta dall'ex direttore degli Approfondimenti e ora direttore del Tg3, Mario Orfeo- si era detta entusiasta di tornare al suo antico amore - la politica appunto - e a proposito degli ascolti aveva messo le mani avanti: «Non sono preoccupata dei numeri, ma di fare un bella trasmissione. È difficile che un programma d'informazione faccia subito alti risultati». E ancora: «C'è un prima fase in cui bisogna seminare ed una seconda utile per far crescere la trasmissione. Il mio primo obiettivo è incuriosire e sperimentare con un racconto diverso, che intercetti il cambiamento che stiamo vivendo». Ecco, al momento ha azzeccato la prima previsione, mentre per ora il pubblico non è parso incuriosito.
Il format ideato da Alessandro Sortino (che con la D'Amico aveva già lavorato ad Exit), punta sulla presenza di una sorta di giuria, composta nella prima puntata da Gerardo Greco, Francesco Zurlo, Valentina Petrini e Giuliano Giubilei, mentre tra gli ospiti si sono alternati Ferruccio De Bortoli, Maurizio Landini, Kim Rossi Stuart e Guido Brera... Mica pizza e fichi. A completare, servizi e reportage. Uno, per dire, ci ha catapultati in Russia e, francamente, non era neppure fatto male (come il programma del resto).

 


E allora qual è il problema? Il primo è legato a Rai 2, ultimamente lontana dagli antichi fasti e costretta a registrare ascolti da tv locale, anche con format non propriamente sbagliati. La seconda dipende dall'approccio della trasmissione: la D'Amico è certamente elegante e "pulita" (un po' Daria Bignardi, un po' Maria de Filippi), pure troppo se pensa di poter combattere con vecchi "squali" dell'informazione come Del Debbio e Formigli. Ecco, sì, diciamo che il giovedì sera non è proprio una serata comoda, ma è anche vero che strada facendo la padrona di casa dovrà scegliere di cavalcare le notizie, soprattutto quando si presentano da sole (ieri sera tutti volevano sapere cosa stava accadendo ad Assago, non certo in Russia). Morale: (non) buona la prima, ma aspettiamo giovedì prossimo per vedere se i necessari accorgimenti saranno serviti per levarsi di dosso il peso di questo 2,2% di share, decisamente poco promettente. 

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