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Non è l'Arena, Sallusti zittisce l'attivista delle ong: "Ecco chi non vuole i migranti"

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A Non è l'Arena scontro acceso tra il direttore di Libero, Alessandro Sallusti e un attivista che difende la politca delle porte aperte dal porto di Catania. Lo scontro si accende dopo una frase del manifestante che afferma: "In questo momento, mi voglio disinteressare delle loro nazionalità, ci sono 35 migranti che di fatto sono su quella nave. Non sono solo migranti, sono dei naufraghi".

 

 

Subito dopo il dibattito si accende: "Ripeto sono dei naufraghi e il diritto internazionale prevede la concessione di un porto sicuro per chi viene salvato in mare. Ecco, per quei 35 migranti questo diritto non c'è. E tutto ciò avviene perché il governo deve fare propaganda". A questo punto arriva la replica, dura e chiara, del direttore di Libero: "Il governo non sta negando alcun diritto. In questo momento c'è un Paese, la Germania, che nega il diritto di sbarco. Non è certo l'Italia che ignora la situazione. E mi faccia una cortesia - ribatte Sallusti - non urli".

 

 

Una frase che in pochi istanti ammutolisce il manifestante. Il direttore di Libero ha infatti posto l'accento su quella "solidarietà europea" che viene ribadita dalle cancellerie solo a parole. I fatti parlano chiaro: le navi Ong che salvano i naufraghi nel Mediterraneo fanno sistematicamente rotta verso l'Italia e l'obiettivo è sempre lo stesso, scaricare i migranti nei nostri porti per poi posizionarsi nuovamente al centro delle rotte degli scafisti per continuare a trasbordare migranti sulle coste del nostro Paese. Ma tutto ciò per chi manifesta a Catania è un dettaglio che si può ignorare.

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