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Omnibus, Gaia Tortora distrugge il sindaco: "E allora la colpa di chi è?"

Claudio Brigliadori
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Non fate arrabbiare Gaia Tortora. La giornalista di La7 conduce Omnibus e di fronte alle scuse, le contro-accuse e il velato scarica-barile del sindaco di Lacco Ameno Giacomo Pascale esibisce tutto il campionario di braccia allargate, sbuffi, occhi alzati al cielo e mascella spalancata a mo' di sconcerto.

Si parla del disastro di Ischia, un dramma ingigantito dai sospetti di mancata prevenzione. «Dire che nell'articolo 25 del decreto Genova c'è un condono edilizio non è disinformazione, è proprio una fake news», protesta Pascale di fatto scaricando ischitani e autorità da ogni responsabilità. «Il condono non c'è, non c'è mai stato. Perché siamo nel decreto Genova? Perché il legislatore ritenne che il decreto poteva essere il primo tram utile. In quel decreto trovava spazio non solo Ischia, ma anche l'Emilia Romagna, però non se ne parla». Non è un problema di abusivismo edilizio, aggiunge, ma «idrogeologico. Da sempre le montagne buttano giù le case, l'uomo non può scongiurare le frane, può mettere in sicurezza le opere».

 

La Tortora ascolta con malcelata insofferenza poi porge la domanda più diretta possibile: «Come mai non è stato dato ascolto a quelle 23 mail mandate anche per Pec dall'ex sindaco che diceva "qui viene giù tutto"?». «Io di queste mail non ho contezza come sindaco di Lacco Ameno - risponde Pascale -. Ma anche se qualcuno avesse letto quelle Pec, non si sarebbe potuto intervenire in nessun modo». Insomma, hanno tutti la coscienza pulita. «Magari però si mettevano le persone in salvo», fa notare la conduttrice e quando il sindaco richiama tutti al «giorno della tristezza» per smorzare le polemiche, la Tortora si agita e ricorda: «Le polemiche servono perché è il momento che qualcuno si assuma le sue responsabilità. Se quelle Pec fossero state prese sul serio, oggi non saremmo in questa situazione».

 

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