
Giacalone e Sileoni, rissa su La7: "Lo dica a suo fratello"

Sarà stata la levataccia, sarà stato un eccessivo coinvolgimento privato sul tema dei mutui oppure qualche irrisolta questione personale. Stadi fatto che a Omnibus, talk mattutino di La7, la pacata discussione economica tra Lando Maria Sileoni e Davide Giacalone degenera in una clamorosa rissa. Più che tecnici, da ko tecnico. Il segretario generale di FABI, la federazione autonoma dei bancari italiani, si scaglia contro Christine Lagarde: «Un economista importante come Donato Masciandaro ha chiesto all'Ue di convocarla, perché la Bce non può considerarsi autonoma». Giacalone gli ride letteralmente in faccia, e scatta la bagarre. «Si sente un po' professore e un po' censore- ribatte Sileoni-, credo che Masciandaro sia molto più autorevole di lei.
"Frasi senza senso": Mauro Corona demolisce Enrico Letta e Pd
Detto questo, questa sua attenzione sulla Bce è un po' sospetta, lei entra a gamba tesa solo quando si parla della Bce». «Ma sospetto cosa?».
«Perché fa tutti questi gesti? Io credo che sia sospetta... Me lo dica lei di che». L'escalation è strepitosa. «Lei è suonato», replica Giacalone.
Sileoni, seduto al suo fianco, lo prende per il braccio quindi gli punta il dito dritto sul naso: «Senta, lei bisogna che stia attento con me. Lei è suonato, capito? Deve stare attento con me, ha capito?».
Luigi Di Maio "ex" politico? È guerriglia: l'assurdo caso-Wikipedia
Siamo ai livelli di qualche presentazione trash di un match di boxe tra pesi massimi: «Suonato è lei, suonato è lei. Lo vada a dire a suo fratello, suonato». Giacalone è visibilmente spaventato, ma a vincere è l'arbitro. Il conduttore Frediano Finucci, con tempismo eccezionale, evita il peggio e riporta i due contendenti a temi e toni più consoni: «Torniamo alla norma sul mutuo a tasso variabile. Se sale molto, cosa posso fare?». Nel caso specifico, tirare un sospiro di sollievo.
Dai blog

"Provaci ancora Sam", il film che lanciò alla grande Woody Allen 50 anni fa
