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Sanremo 2023, Sgarbi avverte Zelensky: "Sangue e morte, rinunci"

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Il video-collegamento di Zelensky a Sanremo fa ancora discutere. Tra gli ultimi a criticare l'ospitata del presidente ucraino alla kermesse musicale Vittorio Sgarbi. Il sottosegretario alla Cultura, ospite di Myrta Merlino nella puntata di lunedì 30 gennaio de L'Aria Che Tira, esordisce così: "Per il Festival è un'opportunità ma non è logico che diventi una velina per fare ascolti". Secondo il deputato del Misto infatti l'invito è "poco rispettoso di una realtà drammatica, siamo davanti al sangue, alla morte, alla tragedia e il Presidente ucraino racconta una cosa per persone che stanno in poltrona, comode. Mi sembra stridente e inopportuno per lui, non per Sanremo".

 

 

Il premier ucraino si collegherà con Amadeus in occasione dell'ultima puntata della competizione canora, quella di sabato 11 febbraio. Eppure Sgarbi non ci sta: "Zelensky farebbe bene a non partecipare al Festival di Sanremo", ha già ribadito spiegando che "il dramma del popolo ucraino è ormai noto in tutto il mondo, Italia inclusa, e non può essere utilizzata la presenza di Zelensky al Festival per cercare un maggior successo in termini di ascolti".

 

 

Per questo "dovrebbe essere proprio il presidente ucraino a scegliere di non partecipare per non essere in qualche modo utilizzato. La sua battaglia è nota in Italia e nel mondo e non c’è bisogno di intervenire al Festival. Comunicando a Sanremo ciò che ormai tutti noi sappiamo c’è il rischio di essere strumentalizzato"

 

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