
Mezz'ora in più, Spataro contro Donzelli: "Ci penserà la magistratura"

Non usa mezzi termini l'ex procuratore di Torino Armando Spataro sul caso di Giovanni Donzelli. Ospite di Lucia Annunziata a Mezz'ora in più, nella puntata del 5 febbraio, attacca: "C’è stata una propalazione pubblica di un documento con una chiara finalità politica, accusando l’opposizione di essere addirittura contigui con la mafia e questo è grave". Sui documenti citati da Donzelli, prosegue Spataro, "non c’era una classifica di segretezza e per questo secondo il ministro Nordio potevano essere diffusi, ma ciò non è vero perché c’era scritto ’di vietata divulgazione'. Il sottosegretario che riceve rapporti riservati li deve usare per compiti istituzionali e non divulgarli. Poi vedrà la magistratura se c’è stato un reato".
Quindi, sul 41 bis, commenta: "Non è anticostituzionale, perché non c’è alcuna violenza fisica o psicologica. Il 41bis nasce per una ragione particolare, ai tempi di Falcone e Borsellino, per impedire i collegamenti tra detenuti mafiosi e la mafia, lo stesso è avvenuto anche con detenuti per terrorismo e questo strumento ha portato anche ai collaboratori di giustizia", spiega ancora Spataro. "Nel caso di Alfredo Cospito ci sono stati contatti con l’esterno e appelli che sono usciti da dentro il carcere, per questo nel 2022 l’allora ministro Cartabia applica il 41bis, per 4 anni. La magistratura non deve farsi influenzare e io credo che qualunque sia, sarà una decisione molto difficile, c’è in ballo anche la possibilità di un Tso che però lui ha detto di non volere".
Dai blog

"Il dottor Zivago", una regia potente e fluida che avvince anche 60 anni dopo
