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Rai, Meloni mette mano ai vertici? Chi può andare al comando

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Sanremo ha generato non poca insofferenza. Le polemiche non sono piaciute soprattutto alle forze al governo, convinte che quanto andato in onda sia troppo da sopportare. E così, con Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia alla guida del Paese, non si escludono cambiamenti. Stando a un retroscena del Giorno, in pole per sostituire Carlo Fuortes ci sarebbe Giampaolo Rossi. Quest'ultimo, storico uomo del partito di via della Scrofa, sarebbe il suo il nome già indicato come amministratore delegato o possibile nuovo direttore generale. D'altronde FdI, all’opposizione del precedente esecutivo Draghi che ha nominato l’attuale cda di viale Mazzini, non era riuscito a far eleggere nessun esponente di area nel board della tv pubblica.

 

 

Una situazione molto diversa da quella attuale. Eppure la strada è tutta in salita. Il possibile successore di Fuortes, per la legge sul rinnovo dei vertici, avrebbe davanti a sé un mandato di poco più di un anno. Poco per dar vita a una svolta in Rai. Da qui la possibilità di cambiare la legge, grazie al supporto degli alleati di centrodestra. Lo scopo? Permettere ai successori di ricominciare con davanti un mandato pieno di quattro anni.

 

 

Sul tavolo del governo, in realtà, era pronto un emendamento da inserire nel decreto Milleproroghe, ora in discussione in Senato, ma alla fine è stato fermato per evitare polemiche e scontri prima delle Regionali e di Sanremo. I vertici Rai non solo gli unici nel mirino. Cambiandoli, infatti, si sbloccherebbe anche la formazione della nuova commissione di Vigilanza Rai, necessaria per la sostituzione ma fino a oggi rimasta inespressa da inizio legislatura.

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