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Giordano, "e dovremmo sentirci responsabili?". Migranti, lezione al Pd

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"E l'Italia dovrebbe sentirsi in colpa?". Mario Giordano inizia la puntata di Fuori dal coro, su Rete 4, tornando sull'ultimo naufragio nel cuore del Mediterraneo. Un barcone con 47 migranti a bordo si è rovesciato al largo della Libia, solo 17 persone si sono salvate. La Ong Alarm Phone e la sinistra a rimorchio hanno accusato le autorità italiane di aver deliberatamente evitato di soccorrere i disperati.

 

 

 

La nostra Guardia Costiera ha ribattuto punto per punto, ricostruendo una realtà opposta: il ribaltamento è avvenuto durante i soccorsi in acque internazionali non di pertinenza italiana, ma di Libia, Grecia e Malta. Peraltro, lo stesso ribaltamento è avvenuto nel corso del trasbordo dei migranti sul mercantile Froland che è stata l'Italia a inviare sul posto. 

 

 

 

"C'è stata un'altra strage in mare - ricorda Giordano - e subito è partito il coro: colpa dell'Italia, l'Italia li ha lasciati morire in mare! L'Italia brutta sporca e razzista, l'Italia del governo di destra li ha lasciati morire in mare". "Poi uno va a vedere la cartina e scopre che l'Itali li ha lasciati morire qui nelle acque della Libia. Mentre l'Italia è qui... Ci sono di mezzo le acque di soccorso di Malta, la zona mista di soccorso Italia-Malta... Noi siamo qui, eppure siamo gli inici che hanno mandato i soccorsi, da là a qui. E dovremmo sentirci in colpa?".

 

 

 

"Ogni morte è una tragedia - conclude Giordano -, in questo momento c'è qualcuno che muore in Sudafrica o in Nuova Guinea, ma non possiamo sentirci responsabili di tutte le morti nel mondo".

 

 

 

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