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Sallusti e via Rasella: "La strage più stupida, la verità che non si può dire"

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"La strage più stupida". Alessandro Sallusti, in collegamento con Giovanni Floris a DiMartedì su La7, torna sull'intervista di Ignazio La Russa al podcast di Libero Terraverso e le sue parole sull'agguato partigiano di via Rasella, che nei giorni scorsi tanto hanno indignato le opposizioni e i cosiddetti "antifascisti". 

 

 

 

"Ci sono delle verità incontestabili, ma ci sono altre verità che non hanno diritto di cittadinanza in questo Paese - ricorda il direttore di Libero -. Alcune le ha raccontate Giampaolo Pansa in 4 libri, mai smentiti: la ferocia e lo stragismo dei partigiani a cavallo tra gli ultimi giorni del regime e i primi giorni della Liberazione, nel 1945. Altre le ha dette La Russa, in maniera sbagliata o impropria, tutto quello che vuoi. Ha sbagliato a dirlo perché da presidente del Senato farebbe bene a non dirlo, a non parlarne a prescindere, e ha sbagliato sulla banda".



"La strage più stupida". Sallusti e via Rasella, guarda il video a DiMartedì
 

Ma qual è il succo, domanda Sallusti? "La strage di via Rasella è stata la strage più stupida - sottolinea, mentre la professoressa Donatella Di Cesare scuote il capo -. Non lo dice La Russa, lo dicono i documenti del CLN, comitato nazionale di liberazione del Nord, che in contrasto con quello romano diceva: perché fate questa cosa se sapete benissimo che per ogni soldato tedesco ne moriranno dieci dei nostri?". 

 

 

 

"Io non voglio offendere nessuno - conclude Sallusti -, ma la storia è un po' più complicata di come viene raccontata fino a oggi. C'è anche il diritto di raccontarla totalmente". E lo studio applaude alle parole "liberatore" del direttore di Libero. 

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