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La7, tutti nudi: cosa è successo davanti agli occhi della Gruber

Claudio Brigliadori
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Tutti nudi a sinistra, per il clima o per la Rai poco importa. A Otto e mezzo, su La7, sfilano alcuni dei guri del “nuovo Pd” targato Elly Schlein. C’è Michele Santoro, che sogna di traghettare il Nazareno su posizioni massimaliste a partire dalla guerra in Ucraina. C’è Massimo Giannini, direttore della Stampa autentico megafono democratico (inteso come partito). E soprattutto c’è lei, Chloe Bertini, attivista di Ultima generazione ormai ospite fissa nei salottini di Cairo, con Formigli in testa. La giovane ecologista commenta la clamorosa iniziativa delle sue compagne di lotta, che un paio di giorni fa hanno inscenato un sit-in in topless mandando in tilt il traffico di Roma.

 

 

Un bel salto di qualità, rispetto ai monumenti imbrattati. «Dobbiamo fare queste azioni perché si parli di crisi climatica, il governo continua a finanziare i combustibili fossili. C’è un problema enorme», accusa la Bertini, che aderirà alla sua “staffetta” della pace organizzata da Santoro, contro la guerra in Ucraina e qualsiasi azione che ponga l’Italia nella posizione di paese co-belligerante.

Zio Michele, seduto anche in studio da Lilli Gruber, coglie la palla al balzo e rilancia: «Ci dobbiamo spogliare tutti insieme in Rai, è una azione che mi ricorda molto il Living del Sessantotto, questa di spogliarsi nudi». «Tutti a viale Mazzini», esulta Giannini mentre la Gruber accoglie la provocazione con un sorriso che somiglia tanto a una mezza smorfia. «Anche se i fotografi si accaniranno sull’unica schiena femminile che considerano più valida», è l’amara presa d’atto di Santoro. Ma il gioco, in fondo, vale la candela. 

 

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