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Reazione a catena, Liorni bocciato? "Bonolis può, lui no": chi lo stronca a Mediaset

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La censura a Reazione a catena, su Rai 1, ha imbarazzato il conduttore Marco Liorni, sempre sobrio, garbato e misurato, e sorpreso anche i telespettatori. I concorrenti, Dai e dai, per indovinare la parola nascosta "borsetta" hanno usato una espressione per così dire un po' sopra le righe, "Cosa prendi alla vecchietta". La frase è stata poi "bippata" dalla regia, ma il caso è esploso sui social. 

 

 



Qualche sera prima però Liorni era incappato in un altro momento un po' raggelante, non sfuggito a uno dei telespettatori, il signor Fabio, anche lettore di Nuovo Tv che ha voluto dire la sua nella rubrica della posta curata da Alessandro Cecchi Paone. Il suo giudizio non è stato di certo tenero, soprattutto nei confronti di Liorni, ricostruendo la vicenda incriminata: "I vari indizi erano ‘C’è chi l’infila e c’è chi si appoggia’, ‘Si piega ma non si spezza’, c’è bisogno di ricorrere a questi doppi sensi da caserma?",  domanda irritato il lettore-telespettatore.

 

 

 

La replica di Cecchi Paone, storico conduttore e mezzobusto dei tg Mediaset, non si fa attendere ed è piuttosto pepata e per certi versi sorprendente: "Ritengo che in tv si possa scherzare in certi modi - premette l'ex concorrente di Grande Fratello Vip e Isola dei famosi -. Ma possono farlo Bonolis e Laurenti, non certo Marco Liorni". Insomma, la carta della volgarità giocosa va maneggiata con cura, come insegnano due programmi sempre ai limiti del trash ma ironici come Ciao Darwin e soprattutto Avanti un altro.

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