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Massimo Cacciari "in mutande", sconcerto a La7: si presenta così

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"Ma era in mutande?". Sui social è una esplosione di screenshot e commenti sconcertati: Massimo Cacciari è tornato in tv, a La7, con tanto di pantaloni appesi alla libreria alle sue spalle. Una scena casalinga che ha mandato in tilt i telespettatori. Dopo un'estate insolitamente defilata, dal punto di vista televisivo, il professore e filosofo si rivede a L'aria che tira Estate, il talk mattutino condotto da Francesco Magnani arrivato all'ultima settimana. Lunedì prossimo, infatti, arriverà David Parenzo erede designato di Myrta Merlino a L'aria che tira, nella versione per così dire "invernale". 

Nel carniere del dibattito, molti temi e spesso assai interessanti. L'impatto dell'intelligenza artificiale sulle nostre vite, nel presente e nel futuro immediato. Oppure la salute del governo (durerà ancora a lungo - spiega Cacciari - perché l'opposizione semplicemente è inesistente) per finire con il caso del fine-settimana, le parole di Giuliano Amato sulla strage di Ustica (già parzialmente ritrattate dall'ex premier): "Nella sostanza dice che all'epoca l'Italia aveva, pur nell'alleanza Nato, una politica estera autonoma. Cosa che oggi non è". Tutto molto bello, direbbe Bruno Pizzul, ma l'attenzione dei telespettatori viene attirata da altro. 

 

 

 

Forse distratto dall'atmosfera un po' troppo informale, Cacciari pare aver dimenticato qualcosa: alle sue spalle, appesi nella fornitissima libreria, spiccano le grucce con i suoi pantaloni. E su Twitter si moltiplicano le foto. 

 

 

 

"La disinvoltura del filosofo. Che va in collegamento con i pantaloni stesi alle sue spalle e se ne fotte", "Forse 'sta cosa dei collegamenti da casa ci sta sfuggendo di mano. Credo che nessuno ascolti Cacciari...tutti a guardare i pantaloni appesi!". Per finire con l'inevitabile "Ma era in mutande?". Non osiamo immaginare la faccia di Lilli Gruber se tutto questo fosse accaduto a Otto e mezzo.

 

 

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