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Spot Esselunga, vergogna-Borrelli contro Meloni: "O di bambini morti"

Claudio Brigliadori
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Dalla bimba e la pesca dello spot di Esselunga ai bimbi migranti morti nel Mediterraneo il passo è breve, brevissimo, quando il dibattito politico passa dal surrealismo spinto alla sciacallata strumentale. A L’aria che tira, su La7, David Parenzo introduce il tema della più chiacchierata pubblicità degli ultimi anni, quella “scandalosa” che celebra la voglia di una figlia di riavvicinare i due genitori separati. La sinistra ha gridato alla vergogna, leggendone una celebrazione dell’ormai vituperata “famiglia tradizionale”.

Di contro, la premier Giorgia Meloni l’ha elogiata. «Il presidente del Consiglio dice: “Trovo lo spot molto bello e toccante” e mette la foto della bambina con la pesca - commenta Parenzo tra i suoi ospiti -. Poi di fronte a immagini di donne incinte che sono sbarcate a Lampedusa...». E qui prende la parola Francesco Emilio Borrelli, attivissimo (anche sui social) esponente di Alleanza Verdi e sinistra: «O di bambini morti... In quel caso non ho visto le foto».

 

I telespettatori fanno un balzo sulla sedia e con loro anche Licia Ronzulli, senatrice di Forza Italia seduta accanto a lui: «Trovo assurdo l’accostamento della pubblicità con la questione dei bambini migranti. Questo governo, e per onestà neanche quelli che sono venuti prima, non ha mai derogato alle tutele sui minori. Ne parlo con cognizione di causa da già presidente della Commissione infanzia, l’ho fatta per cinque anni. Dei minori non accompagnati ci siamo sempre occupati». L’atmosfera è caldina, la Ronzulli si avvicina con la sedia al collega, che invece sembra voler mantenere le distanze. «Non abbia paura di un politico di centrodestra che le sta vicino, non le attacco nessuna malattia». Meglio precisare, perché visto il clima anche questo potrebbe diventare presto un argomento da campagna elettorale.

 

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