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Torino, la manifestante Ada: "Cariche della polizia violenta, Piantedosi via"

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Non contenti di aver lanciato uova e aver tentato di sfondare i cordoni di polizia, gli studenti attaccano nuovamente il governo. Accade a Tagadà, dove nella puntata di giovedì 5 settembre su La7 interviene Ada. Lei, studentessa scesa in piazza a Torino, che ha attaccato il governo accusandolo di aver "mandato i poliziotti" a picchiare i ragazzi, esordisce contro Giorgia Meloni: "Non è vero quello che ha detto, non c'erano solo i centri sociali ma anche gli studenti che da mesi si accampano in tenda contro il caro affitti". La ragazza si fa portavoce e chiarisce i motivi della loro protesta, ossia che i fondi destinati alla guerra finiscano nella scuola e nel diritto allo studio. Da qui l'appello affinché "Matteo Piantedosi si dimetta". 

A quel punto è Tiziana Panella a incalzarla: "Ma avete chiesto l'autorizzazione per quella manifestazione?". "L'autorizzazione per il concentramento sì - replica -, ma dato che era tutta zona rossa, ci sarebbe state delle trattative con le forze dell'ordine che invece loro non volevano. L'ultima carica, la più violenta, è avvenuta quasi fuori dalla zona rossa". 

 

 

Ma Ada non risparmia neppure il Pd. Ospite della trasmissione Alessandro Zan. Il deputato dem cavalca l'onda per attaccare l'esecutivo, trovando però davanti a sé l'ira della giovane che lo sbugiarda. "Mi scusi Zan, il suo partito è lo stesso che due anni fa manganellava gli studenti in piazza Arbarello. Noi non accettiamo queste strumentalizzazioni da parte del Pd". E ancora: "Non mi prenda per il cu**". Quanto basta a scatenare il parlamentare: "Anche io ho subito delle violenze quando manifestavo, quindi non accetto lezioni. Io sono contro la violenza e il mio partito non manganellava proprio nessuno".

 

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