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Nicola Fratoianni, "ma che c'entra?": figuraccia del comunista a La7

Claudio Brigliadori
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Chissà, nei salotti progressisti bolleranno come fascista anche Tommaso Cerno, ex Repubblica e L’Espresso, nonché ex parlamentare del Pd in Senato e oggi tornato al giornalismo come direttore de L’Identità. La sua colpa? Non avere certezze, a differenza del rosso tutto d’un pezzo Nicola Fratoianni. Il confronto a L’aria che tira, negli studi di La7 presieduti dal solerte David Parenzo, è a tratti surreale. Si parla della tragedia di Mestre ma il discorso scivola velocemente sul piano della polemica politica. 

Dopo Matteo Salvini, anche il governatore veneto Luca Zaia accenna ai rischi possibili legati all’utilizzo di potenti batterie elettriche in dotazione al bus precipitato dal cavalcavia e che hanno causato il violentissimo rogo dopo l’impatto: «Qualche perplessità magari può anche nascere». Il leader di Sinistra italiana sbotta: «Capite che non si può ascoltare, detta così? Questa destra ha lanciato una furiosa campagna contro la conversione ecologica, è indecente che il ministro dei Trasporti e il governatore dicano una castroneria così con tanta leggerezza». 

 

Cerno ascolta e ribatte: «Se è così indecente non si capisce allora perché la sinistra non riesca ad annullare l’effetto che fa. Non è venendo qui che hai ragione tu e che quelli sono tutti scemi che ai dubbi della gente normale ha sul mondo e sul futuro che gli cambia davanti...». «Ma che c’entra?», protesta Fratoianni. «C’entra, è tutto una gara. Questa destra, questa sinistra... Voi la buttate talmente tanto in politica che oggi la gente si divide tra chi crede a loro e chi crede a voi. Se sono così indecenti questi signori, com’è che quando parlate voi nessuno vi crede? Cominciamo a chiedere a questi scienziati di andare fino in fondo, e il metodo scientifico è avere dei dubbi e poi dimostrare le cose».

 

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