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Otto e mezzo, Yuval Noah Harari rivela: "Pace impossibile"

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"L'offensiva via terra è vicina?", chiede Lilli Gruber a quello che definisce un ospite eccezionale, ossia Yuval Noah Harari. È lui, storico e filosofo israeliano, a commentare la guerra tra Israele e Hamas. "Il pericolo - replica nella puntata di Otto e Mezzo di giovedì 19 ottobre su La7 - è che questo conflitto aumenti e arrivi fino al Libano e alla Cisgiordania. Dobbiamo impedirlo. Ritengo che sia chiaro che gli israeliani non possano vivere a fianco della striscia di Gaza quando questa è sotto il controllo di Hamas". 

Ma il presentimento di Harari è che la pace sia lontana. "È chiaro - prosegue -, dopo l’attacco del 7 ottobre, che non c’è alcuna possibilità per la pace finché Hamas rimarrà armata e in controllo a Gaza. Perché il retroterra di questo attacco era che ci fosse comunque un accordo di pace imminente". Lo storico ricorda che "eravamo alla vigilia di una rivitalizzazione del processo di pace israelo-palestinese in quanto una parte del trattato avrebbe dovuto dare delle concessioni ai palestinesi per alleviare la sofferenza di milioni di persone nei territori occupati".

 

 

Eppure, ammette, "questo spaventa l'Iran e Hamas che si oppongono a qualsiasi accordo di pace e hanno lanciato l'attacco. Ogni volta che ci avviciniamo alla pace, arrivano quelli che la distruggono. Fino a quando lo faranno, non ci sarà pace. Come distruggere Hamas? Non si può ma si può disarmarlo. Bisogna normalizzare le relazioni con il mondo arabo". 

 

Qui l'intervento di Yuval Noah Harari su Israele a Otto e Mezzo

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