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In onda, "l'allargamento del conflitto è davvero dietro l'angolo". Cosa sa Fabbri

Dario Fabbri  

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Ospite di Luca Telese e Marianna Aprile a In onda, su La7, nella puntata del 23 ottobre, Dario Fabbri traccia la sua analisi geopolitica sul conflitto israelo-palestinese e sul sempre più probabile allargamento del conflitto: "Il conflitto israelo-palestinese esiste su molteplici dimensioni. C’è la dimensione locale, cioè lo scontro diretto ma c’è un livello subito sopra che è quello regionale, e qui l’allargamento del conflitto è davvero dietro l’angolo perché Hamas è una protesi dell’Iran, una mano lunga dell'Iran", spiega il direttore di Domino.

"Hamas riceve indicazioni e fondi dall’Iran e attacca Israele per spezzare quel fronte anti-iraniano che è l'esatto contrario dello scontro tra civiltà e religione che vede sotto l'ombrello militare di Israele alcuni dei principali paesi arabi e delle monarchie del Golfo", prosegue Dario Fabbri.

Qui l'intervento di Dario Fabbri a In onda

 

 

"L'Iran colpisce Israele per mettere in difficoltà quei Paesi arabi come l’Arabia saudita che avevano fatto accordi con Israele. Se la situazione precipitasse", avverte Fabbri, "gli arabi islamici libanesi sciiti che guardano all'Iran potrebbero creare l'incubo di attaccare Israele su più fronti, a sud da Gaza e a Nord dal Libano. Israele a quel punto dovrebbe sparpagliare le sue forze e quel grande ordine anti iraniano - a cui hanno molto lavorato gli Stati Uniti - potrebbe frantumarsi". Questo significa, conclude l'esperto, "che gli Usa vogliono evitare un allargamento del conflitto ed è per questo che c'è anche un livello globale di questa crisi, oltre a quello locale e regionale".

 

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