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Otto e Mezzo, proprio quando parla Italo Bocchino: dove vola Lilli Gruber

Klaus Davi
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Vi proponiamo "Tele...raccomando", la rubrica di Klaus Davi su televisione e dintorni

CHI SALE (“Otto e mezzo”) 
Guerra in Ucraina, ritorno del terrorismo in Europa, caso Giambruno e ora conflitto in Medio Oriente. Temi complessi, non sempre facili da liofilizzare in un formato tv, ma che invece hanno non hanno intaccato gli ascolti del talk più “identificativo” di La7, secondo i big dell’advertising. La prima notizia è che rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, dove si poteva contare su un evento come le elezioni politiche, il talk di La 7 cresce ulteriormente, segnando una media stagionale del 7.83%.

Un incremento non scontato vista la micidiale fascia oraria in cui va in onda, terra di conquista di altri talk, “crime” e fiction di successo, per non parlare di Striscia la notizia. Una leadership caratterizzata da un pubblico legato a Otto e mezzo da un rapporti quasi “fideistico” annotano gli sponsor. Secondo OmnicomMediaGroup, lo zoccolo duro dell’ascolto è rappresentato dai laureati top spender (15% di share), dalle città over 100mila abitanti (9.5%) e grandi regioni come Emilia, Toscana, Lazio e Lombardia (al 9%).

 

A raggiungere il picco lunedì è stata - significativamente - la parte dedicata al cosiddetto “caso Giambruno” che ha sfondato il tetto del 9% di share, per la precisione con il frammento in cui Italo Bocchino commenta i retroscena sui “fuori onda” mandati on air da Antonio Ricci a Striscia. I dati non mentono mai.

 

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