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PiazzaPulita, il "movimento pacifista": svastiche, istigazione al suicidio e minacce

Claudio Brigliadori
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Per capire cosa sia “il movimento pacifista” italiano e chi siano le persone che vanno in piazza per chiedere la “pace” a Gaza basterebbe guardare i 5 minuti abbondanti di servizio di Alessio Lasta a Piazzapulita su La7. L’inviato di Formigli si presenta al convegno organizzato dai filo-palestinesi prima del corteo di Roma. In platea una fauna variegata composta da esponenti comunisti, militanti filorussi dal Donetsk, un deputato di Hezbollah. Pugni chiusi e svastiche sbarrate. Tra i nazisti sono inclusi Ucraina e Israele.

«Le parole d’ordine sono no all’Europa che affama i popoli, no alla Nato, no al Sionismo che opprime i palestinesi», riassume Lasta che poi intervista Moreno Pasquinelli, portavoce di Fronte del Dissenso. «Israele sta calpestando da quando esiste tutte le risoluzioni delle Nazioni unite. E mi chiedete di Hamas? Siete voi che parlate di terrorismo...». Quando l’inviato di La7 contesta la scarsa democrazia nella Striscia, dove non si vota dal 2006, arriva un figuro che quasi gli mette le mani addosso: «Ti devi vergognare».

 

Netanyahu è «un criminale, deve pensare al suicidio nel quale ha ficcato il suo popolo». Gli orrori del 7 ottobre «hanno moltiplicato per 10 il sostegno del mondo arabo ad Hamas» e così via. Stesse scene quando Lasta si trasferisce in strada, tra i manifestanti. Un trionfo di kefiah e “Gaza libera”. Un signore ammette: «Io ho conosciuto persone di Hamas, sono persone che fanno politica». L’inviato trasecola: «Fanno anche qualche attentatuccio». E quando si parla di bambini ammazzati, da una parte e dall’altra, accorre un partecipante: «È dell’ambasciata israeliana lei?». Quindi sposta la telecamera con una mano e invita il giornalista a tornare in redazione. Con le dita strette al collo.

PiazzaPulita, clicca qui per vedere il servizio di Alessio Lasta

 

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