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Giuseppe Cruciani contro il Pd: "Se non lo capite", ovazione da Del Debbio

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«Era necessario l’arresto per un presidente di Regione? Io conosco Giovanni Toti e in otto anni l’ho visto governare bene e rimettere al centro l’interesse della regione Liguria come nessuno ha mai fatto. E improvvisamente si descrive un mostro. La condanna è già avvenuta». Maurizio Lupi parla da parte in causa, visto che è il leader di Noi Moderati di cui fa parte il governatore finito ai domiciliari, ma esprime un dubbio comune a molti, non solo di destra. Come ha ricordato l’ex comunista Petruccioli, sono addirittura 10 gli ex governatore assolti dopo essere stati travolti dalle inchieste della magistratura.

Con Lupi è ospite di Dritto e rovescio su Rete 4 anche Giuseppe Cruciani. Ed è lui a scagliarsi con veemenza contro chi sta sfruttando il caso-Toti, vale a dire il Pd. «Vedo una grande ipocrisia», esordisce il conduttore della Zanzara con la esponente dem Elisabetta Gualmini, pure lei in studio, già sul filo dell’imbarazzo.

 

 

 

«La Schlein dice: “Per carità di Dio io sono garantista”. Però subito dopo chiede le dimissioni di Toti. C’è una contraddizione clamorosa, pure in quello che poco fa ha detto la Gualmini. Dice “io sono garantista ma sono per le dimissioni di Toti”. Ma se non capite la gravità di una regione come la Liguria, amministrata bene o male non mi interessa, azzoppata da una inchiesta sui finanziamenti al governatore certificati allora non siete garantisti. Cogliete l’occasione, visto che ci sono le Europee, per colpire un avversario politico».

 

 

 

«La segretaria e il Pd- conclude Cruciani - dovrebbero dire: la stabilità e il voto degli elettori della Liguria vanno preservati di fronte a una inchiesta che riguardo alla posizione del governatore fa acqua da tutte le parti. Questo è il punto, ma non avete il coraggio di dirlo». Ovazione in studio.

 

 

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