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Ebrahim Raisi, il sospetto di Arditti: "Di tre elicotteri è precipitato proprio il suo"

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"C'è una manina dietro la morte di Raisi?". A questa domanda del conduttore di Omnibus, su La7, nella puntata del 20 maggio risponde Roberto Arditti: "Sì. L'intera storia iraniana è disseminata di episodi sanguinosi che sono la rappresentazione delle lotte interne per il potere in Iran".

Il direttore editoriale di Formiche spiega che "i sistemi non democratici devono regolare le loro partite di alternanza al potere con strumenti brutali. L'unica figura che ha contrastato Putin in Russia in venti anni di dominio assoluto è stato Prighozin che ha fatto la fine che ha fatto. Qualcuno crede che sia stato un incidente aereo casuale? No, naturalmente".

 

 

Ecco, in questo contesto, secondo Roberto Arditti, va visto anche l'incidente mortale in elicottero del presidente Raisi. "Ieri (domenica 19 maggio, ndr) gli elicotteri in volto erano tre e quello che è precipitato guarda caso era proprio quello di Raisi che aveva a bordo anche il ministro degli Esteri e il governatore di quella regione", prosegue il direttore. "Alla vigilia delle elezioni iraniane e con Khamenei anziano e in condizioni di salute precarie, Raisi nel suo grigiore tragico, era una delle figure più vicine alla successione della guida suprema". 

Qui l'intervento di Roberto Arditti a Omnibus sulla morte di Raisi

 

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