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4 di sera, Claudia Fusani su Maria Rosaria Boccia: "Nel suo racconto ci sono troppe contraddizioni"

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Dopo le dimissioni dell'ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, Maria Rosaria Boccia è diventato l'argomento preferito di dibattito dei principali talk show politici italiani. La dottoressa di Pompei, grazie alla vicenda di Genny, ha visto la sua popolarità crescere a dismisura. Soprattutto sui social network, dove ha da poco sfondato il muro dei 100mila followers su Instagram. Ora, dicono gli esperti, un suo post potrebbe valere fino a 4mila euro. Una cifra da capogiro. Ma la Boccio è ricercatissima anche dai media progressisti e perfino dalle televisioni, che fanno a gare per strapparle un'intervista esclusiva. Resta il fatto che la Boccia ha costretto un ministro alle dimissioni

In queste giorni, diverse donne - tra giornaliste, personaggi dello spettacolo e della politica - hanno voluto esprimere un giudizio di merito nei confronti della Boccio. In primis Giorgia Meloni, che l'ha attaccata in occasione del Forum di Cernobbio. Ma anche Myrta Merlino, conduttrice di Pomeriggio 5, ha voluto esprimere tutto il suo disappunto verso lady Pompei. "Non lo vuole dimesso, lo vuole morto. Il Paese reale è meraviglioso", ha commentato sul suo profilo X.

 

 

Della Boccia si è tornati a parlare a 4 di sera, il talk show di Mediaset in onda su Rete 4. Ospite della trasmissione, Claudia Fusani ha voluto elencare tutte le contraddizioni nella strategia mediatica di Lady Pompei. "Non è soltanto una storia di sesso o cose del genere, una faccenda intima, una storia personale come si è cercato di farla passare - ha spiegato la firma del Riformista -. Purtroppo quello che sta venendo fuori, quello a cui si allude ogni giorno... Qui ci sono un sacco di allusioni: alla verità, ad altre persone, ad altre protagoniste. È una storia che ha un sacco di buchi. Per esempio nei tempi, perché se mettete a confronto le sue interviste con i suoi post sui social che lei scrive quotidianamente, ci sono un sacco di contraddizioni e - ha concluso - si creano dei buchi che alimentano altre ricostruzioni".

 

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