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Paralimpiadi, un successo in tv: ecco perché

Klaus Davi
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Vi proponiamo "Tele...raccomando", la rubrica di Klaus Davi dedicata al piccolo schermo

CHI SALE (Paralimpiadi)
Un successo, non tanto di numeri ma qualitativo. Non si può descrivere diversamente la messa in onda dei XVII Giochi Paralimpici estivi conclusi l’8 settembre a Parigi. La funzione di questa competizione è quella di mutare il percepito di chi per mille motivi nasce fisicamente o psicologicamente svantaggiato. E lo scopo è perfettamente riuscito. Le discipline che hanno realizzato i migliori ascolti sono state: le finali di atletica leggera di sabato 7 settembre, con 1.230.000 spettatori e l’8.7% di share, trainate dal trionfo nei 100 metri di Martina Caironi; il sollevamento pesi con una media di 715mila spettatori, grazie a exploit come il bronzo di Donato Telesca; la scherma con 690mila telespettatori, per la star Bebe Vio. E ne hanno beneficiato Rai 2, che ha tenuto una media giornaliera di 611mila teste col 5% di share, ma soprattutto il ruolo della Rai di Servizio Pubblico.

Incoraggianti gli share del target giovane, fondamentale per combattere pregiudizi, bullismo, mancanza di inclusività. I millennial hanno reagito eccome. La cerimonia d’apertura ha ottenuto il 15.5% tra le ragazze di età compresa tra 15 e 24 anni mentre il maggior incremento è stato osservato proprio tra i 15/24 anni, che hanno contribuito ad aumentare del 2.1% l’ascolto nelle fasce orarie mattutine.

 

 

 

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