"Eh mamma mia!": Bersani, che figuraccia in tv

di Claudio Brigliadorisabato 10 maggio 2025
"Eh mamma mia!": Bersani, che figuraccia in tv
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«Eh mamma mia...». A un certo punto a Pier Luigi Bersani, travolto dalle veemenza delle accuse di Italo Bocchino, non resta che allargare le braccia. «La sinistra ha fallito tutte le sue battaglie», sentenzia il direttore editoriale del Secolo d’Italia, seduti di fronte a lui nello studio di PiazzaPulita. «Ha consegnato il popolo alla destra, non ne avete azzeccate una».
E Bersani abbozza. La serata è incentrata ovviamente sul nuovo Papa Leone XIV, eletto poche ore prima. Ma l’intervista all’ex ministro scivola rapidamente sulla politica e, guarda caso, sul fascismo. Corrado Formigli cede quindi la parola a Bocchino. «Pierluigi mi è piaciuto di più come teologo che come politologo», è l’immediata stroncatura. «Ha fatto un’analisi della destra completamente sbagliata. Quando fa 3 accuse al Movimento Sociale italiano sbaglia tutto - premette l’ex Alleanza nazionale -. Dice: era atlantista. E cosa doveva essere?

Gli americani ci avevano liberato dal nazismo e dal fascismo. Il problema è che negli anni 50 il Msi fa un congresso sull'atlantismo mentre il Partito comunista stava con Stalin e l’Unione sovietica». «Quando parla del Msi e del terrorismo- prosegue Bocchino-, io ricordo un Giorgio Almirante che propose la pena di morte ai terroristi, e due volte per quelli di destra. Bersani sa benissimo, anche se non lo dice, che in altre nazioni gli sconfitti della guerra civile si sono dati alla forza armata mentre il Msi li ha parlamentarizzati fin dal 1948. Ricordo che il Msi ha votato a favore dell’ingresso dell’Italia nella Nato e alla nascita della Comunità europea. Quindi io lezioni di democrazia da Bersani, anche no!». «E la Resistenza?», domanda Formigli. Bocchino non ci sta: «Questo è un tema diverso. Giorgia Meloni è stata chiarissima, la destra italiana abbraccia senza se e senza ma tutti i valori dell’antifascismo e della resistenza, contro la negazione di libertà, democrazia, suffragio universale, parità e uguaglianza. Ma è inaccettabile chiedere alla destra di intrupparsi in un antifascismo di maniera che non ha più ragion d’essere. Se domani ci fosse il fascismo io sarei antifascista».

Palla a Bersani: «Mi lascia 3 minuti?», chiede polemicamente. «Io l’ho ascoltata per 18 minuti», ribatte lesto Bocchino. «È vero che i comunisti hanno votato contro la Nato ma poi ci siamo corretti». Giusto in tempo per salire in cattedra, insomma. E quando qualcuno osa mandarli di tanto in tanto dietro la lavagna, non sia mai.