Paolo Mieli, "cos'è il sesso": la confessione sul potere

martedì 13 maggio 2025
Paolo Mieli, "cos'è il sesso": la confessione sul potere
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"Quanto conta il sesso in politica?". La domanda più diretta che mai arriva da Maria Latella e dall'altra parte, seduto sulla poltrona di A casa di Maria Latella, ecco che c'è Paolo Mieli. Il giornalista, nonché storico e saggista, non usa troppi giri di parole: "Il potere richiede una conferma che tu sei potente. Una cosa che riguarda l’autostima. Ma non è piacere, né amoroso, né fisico, hai capito?".

Ma la conduttrice rincara la dose prendendo ad esempio la storia clandestina tra Clinton e l'ex stagista della Casa Bianca. "Cioè tu pensi che Bill Clinton, si sia un po’ rovinato la carriera per affermare il proprio potere con Monica Lewinsky?". "Sì - tuona Mieli -, non aveva bisogno, (…), però è una piccola conferma che tu puoi fare tutto quello che ti pare. È una testimonianza più valida del tuo potere, piuttosto che ti entri in camera il Segretario di Stato e ti attacchi un bottone su dei problemi".

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Da qui la sua conclusione: "Il sesso è legato al potere in quanto è un fringe benefit del potere". Quello che il giornalista definisce "singleità" non è solo uno stato civile, ma una chiave per leggere l’ambizione, l’autonomia e persino la leadership di molti grandi personaggi della storia. Il motivo? "Ci furono ministri che si sposavano apposta per non apparire single e sospetti di essere omosessuali, perché fra i grandi single", afferma, "uno era quasi esplicitamente omosessuale. Gli altri no, erano semplicemente persone che avevano una sessualità poco prorompente".