Reazione a catena, "se il materiale è questo". Giù insulti

martedì 26 agosto 2025
Reazione a catena, "se il materiale è questo". Giù insulti

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A Reazione a catena, il quiz show del preserale di Rai 1 condotto da Pino Insegno, riecco i campioni I Ferri Vecchi, Marco, Lucia e Martina. "Ieri è andata così, però potete rifarvi", li incoraggia il padrone di casa riferendosi alla partita andata in onda domenica sera. 

A sfidarli c'è un trio tutto al femminile, Antonella, Susanna e Ottavia alias Le Smemorate, tre amiche provenienti da diversi angoli dell'Italia, Caserta, la Puglia e Verona, e conosciutesi per lavoro a Vicenza. 

La partita è un dominio dei campioni in carica, che si riconfermano tali anche dopo l'Intesa vincente e approdano all'Ultima catena con un montepremi altissimo, 148mila euro. "Il più alto dal 4 agosto, quando i Vota Antonio avevano raggiunto 152.000", fa notare il sempre aggiornatissimo profilo X di "Statistiche di Reazione a catena".

La prova all'Ultima catena è solida, con i Ferri vecchi che arrivano fino in fondo con ancora 37mila euro. Non proprio spiccioli, insomma. Le parole indizio sono "Riga" e "Resistenza". Marco, Lucia e Martina provano con "Foglio", e in tanti sui social sono d'accordo con loro. Ma la risposta giusta è "Fondo". E si scatenano le consuete contestazioni dei telespettatori in diretta, contro tutto e tutti.

"Vorrei spezzare una lancia per Pino Insegno. Vorrei vedere altri a fare trasmissioni con gente palesemente poco preparata che dice parole a caso e non sa manco perché. Non conoscono letteratura, storia, il detto comune. Se il materiale è questo...", "Questi se giocano 5 numeri fanno 6 al Superenalotto", "Cambiate gli autori, hanno finito le parole e se le inventano", "Aspetto di vedere la catena che gli propinano per portarli a vincere una pizza come al solito", "Critiche all'elisione di cos' ma nessuno dice nulla sul fatto che gli autori accettino sempre 'Cos'è dopo mercoledì' per indovinare 'Giovedì' (e simili) quando 5 giorni della settimana sono parole composte contenenti la stessa parola, quindi errore da regolamento. E faccio presente, prevenendo qualche inevitabile contestazione, che 'dì' non è un suffisso ma una parola", "Siamo tornati ai campioni che durano una sera e basta come a giugno". Non proprio, ma vabbè.